Era l’ormai lontana primavera del 2010 quando, in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, Angelo Comiti prometteva vigorosamente di avere in tasca i soldi per procedere al riassetto del waterfront (per capirsi: il fronte mare), ossia di quel tratto di città che va da Cala Balbiano a Punta Nera e rappresenta il primo biglietto da visita della città, passaggio indispensabile per tutto il riassetto del centro urbano. Promessa. Finalmente ora dopo circa quattro anni, sembrerebbe che il via a quella realizzazione potrà essere dato. Giunge notizia, infatti, da parte dell’amministrazione che la Regione ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell’opera. Un primo lotto sarà finanziato con 15 milioni di euro per: “sistemazione Banchina Poste, riqualificazione e sistemazione Cala Balbiano, realizzazione nuovo molo traghetti a Punta Chiara e riqualificazione urbanistica Waterfront cittadino”. Ci rallegriamo sinceramente e speriamo che tanta carne al fuoco non finisca per … bruciarsi!. C’è un’altra sistemazione, però, che stenta a procedere. Si tratta della grande incompiuta dell’ex Arsenale Militare. Qualcosa tuttavia sta succedendo in questi ultimi tempi: una società, evidentemente sotto contratto con la Mita Resort, sta iniziando a riparare le avarie prodotte nelle strutture, specie sugli appoggi in ferro e sui tetti, da ormai cinque anni di assoluta incuria e, lo diciamo con gran rammarico, di abbandono quasi totale. Che la società gestore di quel grande complesso industriale-turistico abbia in animo una ripresa delle attività connesse con la convenzione di cessione dell’area? Sarebbe una notizia insperata che addolcirebbe un po’ la pillola amara di tante delusioni, e di attese infinite su queste bonifiche che non arrivano mai. E’ troppo sperare che, se non quest’anno, almeno il prossimo si possa vedere l’ex Arsenale in attività? Magari alberghiera e cantieristica assieme? Non è troppo. Immaginiamo un bel Travel Lift di grosse proporzioni con tutti i cantieri navali sparsi per l’Isola alloggiati lì dentro: spazio, banchine, officine e quant’altro a disposizione, assieme ad un porto bonificato, con tanti panfili ormeggiati! E le coste dell’Isola liberati dai tanti cantieri disposti a macchia di leopardo. Sogniamo? Forse. Quella lettera proveniente dalla Regione sul tema waterfront ci fa sperare. Sperare che la Regione finalmente adotti una politica diversa nei nostri confronti, sollecitando chi di dovere (leggasi Mita Resort) a riprendere il filo di un rapporto sfilacciato e contestato dagli isolani ma con ancora possibilità di essere riannodato.
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