Di Marco Poggi
(Segretario P.C.I. sez. “A. Gramsci” La Maddalena)
Come ampiamente previsto, dopo le solite inutili rassicurazioni della Regione del recente passato, oggi assistiamo al progressivo smantellamento della struttura sanitaria maddalenina. Eravamo stati buoni profeti, quando per l’ennesima volta (30.07.2015) avevamo lanciato un accorato appello alla nuova amministrazione comunale, invitandoli a rinunciare alle “letterine e visite di cortesia a Cagliari” e cambiare “davvero”, cioè aprire una dura vertenza con Stato e Regione con conseguente proclamazione di uno sciopero generale.
Purtroppo si è proseguito con la solita linea del passato e accontentarsi di semplici parole rassicuranti e promesse senza niente di sottoscritto e documentato nella realtà.
Il progetto dei tagli all’ospedale civile di La Maddalena continua inesorabilmente e questo porterà all’obbiettivo di trasformare lo stesso in un Pronto Soccorso solo per gestire le urgenze per poi fare a capo ad Olbia. Una soluzione inaccettabile e da combattere da subito, invece di perdere tempo in chiacchere, riunioni fra amici, consigli comunali aperti e articoli di stampa, in quanto questa linea fino a oggi ha prodotto solo “aria fritta” e non solo riguardo il problema dei tagli alla sanità!
Nonostante si sia perso un altro anno e mezzo inutilmente, ribadiamo ancora una volta il nostro appello e proponiamo all’amministrazione comunale e a tutte le forze politiche,sociali e produttive la via della dura protesta con ogni mezzo lecito possibile.
Deve essere anche l’occasione per unificare le varie decennali vertenze ancora aperte e mai risolte o affrontate seriamente. Il Sindaco deve finalmente dare segni di vita reale, evitare di appiattirsi in posizioni di attesa perchè il tempo è abbondantemente finito come la pazienza dei cittadini, oramai stufi di subire senza mai reagire in modo concreto e tangibile.
Ribadiamo e ripetiamo: l’unica strada rimasta è quella della proclamazione di uno sciopero generale, se necessario anche a oltranza, senza paure e senza remore di nessun tipo. Inoltre valuteremo l’ipotesi di supportare questa richiesta con una petizione popolare per rafforzarla ulteriormente!
Questo tipo di protesta ha il potere e il dovere di organizzarla il Sindaco che rappresenta la nostra collettività senza distinzioni ideologiche, politiche ed elettorali, e in questo caso specifico, noi saremo al suo fianco senza tentennamenti e anzi lo auspichiamo per i seguenti motivi:
per dare un segnale forte allo Stato e la Regione Sardegna,
per unire le forze del paese e ritrovare l’unione necessaria, fondamentale per difendere gli interessi di tutti i maddalenini,
per rimettere in gioco tutte le altre vertenze ancora in sospeso e mai risolte,
per ridare dignità all’isola sempre più affossata e privata di ogni suo diritto.
Se vogliamo tutto questo e ancora altro di positivo nell’esclusivo interesse della collettività, forse siamo ancora in tempo per tentare di recuperare quanto perso e scippato fino a oggi, ma questa volontà deve partire senza indugi o strumentalizzazioni elettorali dall’amministrazione e tutto il Consiglio comunale che ha il dovere di unire e guidare il paese alla riconquista della dignità perduta!
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