di Francesco Nardini e Antonello Sagheddu –
Probabilmente anche il prossimo inverno (dal 1° ottobre 2013 al 31 marzo 2014) La Maddalena resterà collegata con il mondo esterno attraverso il flebile filo di un trasporto marittimo limitato in modo drastico. Se va bene saranno solo la Saremar (diurno) e la Delcomar (notturno) ha gestire le corse da e per Palau. La società di navigazione pubblica effettuerà le 21 corse previste dalle 07,00 del mattino alle ore 19,30 da Palau, la Delcomar le residuali (forse). Dato che, per il servizio diurno, la Delcomar non prenderà un euro, come N.G.I. e Enermar, diminuirà al massimo la propria presenza sulla tratta, ma soltanto perché l’armatore (maddalenino) Del Giudice intenderebbe continuare a tenere il servizio ‘Per amore della mia città’. E non è una boutade: d’inverno il costo dei biglietti non copre nemmeno un decimo dei costi fissi della gestione di un traghetto tipo ‘Eolo’. Figurarsi quelli più grandi tipo ‘Pace’ (Enermar) o ‘Caronte’ (N.G.I.). La notte, per chiudere il discorso, ci sarà solo la compagnia Delcomar che è sovvenzionata, per il servizio notturno, dalla Regione. Insomma dal 1° ottobre prossimo mancheranno le corse dell’Enermar e della N.G.I. (in totale 21 corse), ma, in particolare, mancherà il lavoro per una settantina di dipendenti (un centinaio se anche la Delcomar darà forfait). Un’altra, brutta, tegola sulla sempre più disastrata economia isolana. Abbiamo parlato con gli amministratori delle due compagnie destinate a sospendere le corse il prossimo 30 settembre. “La situazione può essere risolta solo dalla Regione Sardegna – ha detto sostanzialmente Sergio La Cava (N.G.I.) – se accogliesse finalmente gli appelli da noi costantemente inoltrati all’assessorato, nonché quelli fatti dall’amministrazione civica de La Maddalena. In fondo ci vogliono pochi soldi per garantire almeno 10 corse al giorno residuali oltre quelle gestite dalla Saremar. La Regione stima l’Arcipelago – afferma La Cava – come un fiore all’occhiello e poi lo abbandona durante l’inverno!. Basterebbe una leggina regionale apposita. Mi auguro che il presidente Cappellacci e Gianfranco Bardanzellu possano sostenere i nostri appelli. Sarebbe una buona notizia anche per i nostri 45 dipendenti”. Gli fa eco Dario Campesi (Enermar). “Le corse residuali nel periodo estivo, da giugno a settembre inclusi, sono remunerative per ogni compagnia, ma da ottobre a marzo si va in rosso, ed è impossibile offrire un servizio che non sia in perdita. A meno che non ci sia un sostegno, ma per ora mi pare che idee del genere in Regione non ci sono. D’altronde se l’assessorato ai Trasporti regionale avesse avuto la volontà di venire incontro alle compagnie private avrebbe dovuto avviare già da tempo le operazioni per reperire e mettere a bilancio le somme necessarie. Che io sappia tutto ciò non c’è stato”. Detto questo aggiungiamo che le compagnie private – ovviamente – miracoli non ne possono fare. La Regione, invece, continua a favorire altre zone della Sardegna. Il Sulcis, ad esempio. Con proprio decreto la Giunta Regionale ha investito somme per calmierare il prezzo dei biglietti Saremar sulla rotta Carloforte-Terraferma, in virtù delle disposizioni della continuità territoriale delle isole minori. Da noi niente. Nulla di nulla. Così per fare una traversata da e per Carloforte (9 miglia circa) si spende meno che farla da e per Palau (2,4 miglia). Un comitato di agitazione appositamente istituito farà un ricorso alla Corte dei Conti e alla Comunità Europea su questa disparità di trattamento. Speriamo che si sbrighino. Intanto, il sindaco Angelo Comiti ha inviato una lettera al Presidente della IV Commissione ai trasporti Gianfranco Bardanzellu, chiedendo di recarsi a La Maddalena per affrontare il grave problema. Inoltre, il primo cittadino Angelo Comiti e l’Assessore Nicola Gallinaro, cosi sembrerebbe, sembrano intenzionati a utilizzare una piccola parte dei soldi del Water Front per mettere in sicurezza la ‘famosa’ banchina dietro le poste.
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