Galleria Tirotto risponde a Tinteri.

Caro Liberissimo
Di Chicco Tirotto

Letto l’intervento di Albertino non posso che essere d’accordo con lui sulla facilità di friggere chiacchiere, di cui lui ha voluto dare un concreto esempio.
Avevo fatto un resoconto molto dettagliato di tutto l’iter dell’opera, utilizzando anche le argomentazioni contenute nella perizia fatta predisporre dall’attuale amministrazione, che ha l’indubbio merito di fare molta chiarezza in merito.
Io ho fatto parte della seconda amministrazione Comiti, della quale ha fatto parte anche l’attuale assessore ai lavori pubblici.
In tale fase l’opera era già stata progettata ed appaltata addirittura per la seconda volta, come pure i lavori erano già iniziati e non si poteva purtroppo fare più nulla, a parte tutto il possibile perché si concludessero in tempo.
Da un punto di vista amministrativo, oltre che penale, non era possibile bloccare i lavori e revocare l’affidamento alla ditta.
L’Opera Pia era ormai un tumore che si poteva estirpare solo ultimando i lavori, con tutte le conseguenze che ciò comportava in merito all’impossibilità di eseguire altre più importanti e sicuramente più strategiche opere.
Le difficoltà tecniche ed i vincoli del patto di stabilità hanno però impedito che l’opera fosse ultimata entro il dicembre del 2015.