Anche se la speranza è l’ultima a morire la situazione rimane grave. Altri nostri concittadini, almeno da quanto letto su facebook e sentito in giro, molti altri nostri concittadini stanno per abbassare la serranda. Non parliamo e non diciamo stronzate con la giustificazione che la crisi è nazionale, a La Maddalena in particolare dopo la ‘fuga’ degli americani (con la contentezza di qualcuno che ha stappato lo Champagne), il famoso polo turistico (vedi Arsenale, ex Ospedale Militare, Club Med, Valtur a mezzo servizio, Trasporti etc. etc.) e il caro traghetto dal continente alla Sardegna (grazie alla non continuità territoriale della Regione).
Non entriamo nel merito su alcune vicende che si sono verificate o stanno per verificarsi nella nostra isola (politiche e non) ma sarebbe ora che qualcuno trovi il tempo di concedersi una giornata libera solo per meditare e analizzare tutta la situazione.
Non ‘siamo’ riusciti a risolvere il problema del parco Giochi di Padule o riservare quello lasciato dagli americani, oppure dare in gestione i parcheggi, se cosi si possono definire, dell’Opera Pia. Insomma, dalle piccole cose si capisce che quest’isola è allo sbando.
Non tocchiamo l’argomento delle nostre isole, almeno per ora, ormai in mano ad altri centri costieri.
Molta gente si riempie la bocca con ‘Io sono ambientalista’ ma così non sembra, basta farsi un giro per notare discariche da tutte le parti, compreso il Comune. Parte della colpa va anche a certa stampa che, è pronta solo a utilizzare fiumi d’inchiostro quando c’è da gettare fango.
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