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Galleria “Sequestri di ricci e pescato non tracciato: il plauso dell’Ente Parco”

ricciUn importante risultato quello ottenuto dalla Direzione marittima della Guardia costiera di Olbia durante l’operazione “Echinoidea”, che ha visto il sequestro di ricci di mare raccolti illegalmente da pescatori sportivi senza le fondamentali specifiche riguardanti la provenienza e la data di scadenza, così come previsto dalle norme di legge.
Il prodotto, che stava per essere distribuito al pubblico in diversi ristoranti di Olbia, La Maddalena e Sassari, è stato immediatamente sequestrato e i titolari di diversi esercizi commerciali si sono visti infliggere pesanti sanzioni. Le verifiche, condotte da una cinquantina di militari in tutto il nord Sardegna, hanno coinvolto pescatori sportivi e professionisti, oltre che pescherie e diversi gestori di ristoranti, per accertare il rispetto dei limiti temporali di cattura e di dimensioni dei ricci di mare. A La Maddalena sono stati sequestrati 34 chili di pescato, fra cui 300 grammi di polpa di riccio, senza indicazioni relative alla tracciabilità e le specifiche sulla data di scadenza. Sono scattate due sanzioni: una da 1.500 euro per la mancata tracciabilità, l’altra da 3.166 euro per mancata indicazione della data di scadenza.

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