QUESTO E’ UN ARTICOLO INVIATOMI NEL 2011 DA PUBBLICARE NEL GIORNALE APPENA ACQUISTATO MA MAI NATO. IN QUESTO ARTICOLO VENIVA DIMENTICATO DA UN ATTUALE POLITICO, PROPRIO COME OGGI, L’OSPEDALE PAOLO MERLO.
TUTTI GLI SPRECHI E LE OPERE INCOMPIUTE
La lista nera di La Maddalena
Nella lista dei fallimenti c’è un lungo elenco di sprechi, opere inutili e appalti lasciati a metà.
Pessimi esempi di uso del denaro pubblico che, giustamente, i cittadini mettono in luce.
Le cause sono le più svariate: una carenza di programmazione, dilatazione dei tempi di esecuzioni, carenze ed inadeguatezza dei controlli tecnici ed amministrativi.
L’eterogeneità delle cause non è comunque elemento che impedisce una determinazione oggettiva dell’accertamento delle responsabilità.
A La Maddalena sono numerose le strutture che avrebbero dovuto subire una trasformazione per soddisfare le esigenze dei cittadini.
L’ex scuola degli americani sarebbe dovuta diventare un polo formativo ma niente è stato fatto, l’ex ospedale Garibaldi di due strade sarebbe, invece, dovuto diventare una sala di musica per i ragazzi ma le parole non sono mai diventate realtà, il progetto “teatro” dell’opera Pia è bloccato come è rimasta incompiuta la promessa del porto il c.d. water front che sarebbe dovuto diventare promotore di crescita economica a tutti i livelli.
Sorte comune spetta a tantissime altre opere come la cattedrale nel deserto ex ospedale militare trasformato in albergo a 5 stelle le cui gare d’appalto sono andate deserte.
L’ex arsenale sarebbe potuto diventare il polo nautico più grande della Gallura, invece allo stato attuale è rimasto una parte della nostra isola regalata ai nuovi padroni del nostro paese.
Lo sdegno cittadino per tutti questi progetti chiusi nel cassetto si riflette nel malcontento generale diffuso soprattutto fra le nuove generazioni e nella staticità economica che ci attanaglia.
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