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Galleria Ospedale Paolo Merlo ci rimettono sempre i più deboli e i lavoratori.

pronto soccorsoCaro Antonello,
Le faccio i miei più sinceri complimenti per la sua tenacia, professionalità e coerenza con cui dirige il suo blog. Sempre in prima linea da anni sulle tematiche più sensibili ed importanti. Mi divora l’anima sapere che i nostri compaesani non comprendano la portata del danno che sta per essere causato alla nostra comunità. Sono da anni una sua appassionata lettrice. Da tempo leggo con incredulità al susseguirsi degli eventi catastrofici a danno del nostro importantissimo Ospedale isolano.
Ormai è evidente che da anni ci sia un disegno di distruzione ai danni della pubblica sanità isolana. Nel nostro caso, oltre all’Ospedale Giovanni Paolo secondo e al Dettori di Tempio, anche il nostro piccolo Presidio verrà spolpato di tutte le sue specialità a favore del Mater Olbia. Non ci vogliono competenze manageriali straordinarie per intuire che il Paolo Merlo diverrà un Poliambulatorio con annesso pronto soccorso (meglio non farsi male). Essendo un’affezionata paziente e recandomi più volte alla settimana nel nostro ospedale, non faccio altro che essere testimone del decadimento dei servizi. Ore di fila all’Ufficio Ticket, odori nauseabondi per i corridoi, personale ospedaliero che lavora in condizioni impietose e che deve far fronte a turni devastanti e tutte le mancanze. I visi stravolti dei medici, delle infermiere e di tutto il personale ospedaliero che con instancabile tenacia fa di tutto per tenere aperto il nostro piccolo ospedale la dicono lunga. Si parla spesso di punto nascita, pediatria, camera iperbarica ma le assicuro che negli altri reparti da me frequentati per le cure l’aria non è delle migliori. Anzi. Come pensionata sento un profondo senso di impotenza quando altri pazienti con cui condivido le stesse patologie, si confidano e parlano dei tempi in cui l’ospedale funzionava. Ora hanno il terrore di sentirsi male per non gravare sui propri familiari che saranno costretti a costose trasferte per assistere i loro cari.
Caro Antonello, per quanto ancora la politica penserà ai Maddalenini a come dei bancomat? Prima ci affogano e poi ci vorrebbero tirar su dai capelli per farci vedere quanto sono bravi?
Un grande abbraccio a te, a tutti i malati, e a tutto il personale del nostro ospedale nella speranza che la politica riprenda a percorrere la giusta strada.
Una sua assidua lettrice

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