Di Salvatore Abate
Al sindaco Luca Montella nessuno chiederà di compiere i miracoli, di strabiliare con i prodigi, di rivoltare la città come un calzino. Perché i miracoli li compiva qualcuno che è passato sulla terra più di duemila anni orsono. I prodigi, a noi maddalenini creduloni troppi ci hanno fatto credere di saperli fare senza esserne-come poteva essere altrimenti ?- minimamente capaci. E non solo di produrre risultati straordinari, ma neppure l’ordinaria amministrazione. Resta la città da cambiare. Per me cambiare non significherebbe l’abilità di fare della Maddalena l’ombelico della mondo, come molti di noi credono che sia. Ma di restituirle un ‘immagine. Che in questi ultimi tempi ha perduto. Di ridarle un ‘identità. Di farle riprendere in mano il proprio destino. Il primo passo, a mio modestissimo avviso, consisterà nell’ opera faticosa di bonificare i tanti pozzi che sono stati avvelenati e di ricuperare i rapporti umani sfilacciati, deteriorati. I maddalenini, attraverso il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale dovranno diventare di nuovo comunità. In bocca al lupo Luca, in bocca al lupo ragazzi!
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