Servono nuove e severe regole-leggi per riservare il nostro arcipelago. Quanto riscontrato negli ultimi quattro anni dal gruppo di volontari ‘Un arcipelago senza plastica’, tutto regolarmente documentato, fa pensare che la situazione peggiora di anno in anno. Oltre a quello che trasportano le correnti marine la mano umana fa la sua grande parte. Sulle coste e tra la vegetazione si trova ormai di tutto, anche i camper liberi da controlli fanno la loro parte (ormai soggiornano a Caprera, Carlotto, Isuleddu ecc. ecc.). Ormai fa fatica recarsi all’isola ecologica, è preferibile abbandonare tra la vegetazione, anche animali dentro dei sacchi, non è la prima volta che i volontari rischiano di sentirsi male. Oltre ai paletti di plastica che si trovano ai lati della strada, rinvenuti anche a Santa Maria o alla banchina dell’ex ospedale militare, ora anche i nastri bianchi e rossi si trovano ovunque. Oggi vi proponiamo solo alcune foto dell’ancoraggio selvaggio nel nostro arcipelago.
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