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Galleria Nella colonia estiva di La Maddalena…

MENDICANTEdi Francesco Nardini

Incontro una coppia continentale che ha un piccolo appartamento estivo a La Maddalena e, inevitabilmente, si finisce con il parlare dell’estate isolano. “A me piace così: bella e selvaggia!”, dice la donna alludendo alla nostra isola e il marito annuisce. Non sono perplesso, solo un po’ contrariato sì. Contrariato più che altro dal fatto che è immediatamente intuibile il senso che viene a galla da quella frase. E fa riflettere. Esiste cioè, una isola ‘estiva’ ed esiste un’isola ‘invernale’. A noi tutti, diciamo al 90% dei maddalenini, tocca quella invernale. Durante questa lunga estate ho cercato, come facevo un tempo, tanti anni fa, di andare a cercare refrigerio nelle acque delle tante spiagge bellissime che abbiamo. Ahimé, è stato un tour-de-force che non ripeterò. Spiagge intasate all’inverosimile e di quasi impossibile approccio perché sprovviste di qualsiasi accenno di parcheggio, strade di accesso devastate, supponenza dei turisti (non isolani) nei nostri confronti … . Un paradiso per incazzabili! Fortunatamente io non mi incazzo facilmente. Sopporto. Guardo, giudico e … perdono! Dopo undici mesi di Milano-nebbia-smog-traffico l’intasamento che c’è stato a Due Mari a ferragosto è un passatempo per bambini, ad esempio. Meglio sto a casa e mi faccio una doccia ogni tanto, almeno sto fresco. Però. C’è un però. Fermo restando che sono felice che la gran massa di turisti abbia fatto fare affari al commercio isolano, (ma chi è pensionato come me? …) mi sento contrariato non solo dal fatto che non sono padrone della mia città per uno/due mesi all’anno, ma anche per altri motivi. Sono stato al supermarket, stamani. Ho adocchiato delle mele – nemmeno tanto belle a vedersi – e il loro prezzo: 2,52 euro al kg. Non mi sbaglio se dico che prima di luglio le stesse erano a 0,99 euro. E’ solo un esempio. Mentre lasciavo stare le mele. Ho finto che mi fanno male i denti e non posso masticarle, parlo con la commessa e le dico “Beh, il supermercato non è più affollato!. Un po’ di riposo per voi”. Macché – risponde lei – adesso comincia la faticaccia: via i turisti, via le commesse. Ora siamo in otto, ma fra pochi giorni diventeremo quattro e sarà una bella tirata per almeno 10 mesi”. Mi chiedo: ma che turismo abbiamo? Possibile che non si riesca a produrre un turismo che soddisfi anche gli isolani? Penso alle varie amministrazioni che si sono susseguite negli anni, alle ultime. Amministrazioni multicolori: destra, centro destra, sinistra, centro sinistra e indipendenti tutti assieme appassionatamente. Nulla di nulla: tutto continua come prima, eccetto qualche piccolo passo avanti sempre, però, a beneficio dei soliti noti, e a detrimento di chi qui ci vive dodici mesi dodici. L’inverno è un buio completo. Sia in senso climatico che metaforico. Ma vogliamo scommettere che il prezzo delle mele non calerà di molto, o forse non calerà affatto? Ho mandato a prendere, via internet, due cartucce di toner per la stampante. A Milano, perché a conti fatti ho risparmiato una quindicina di euro sommando al costo vivo anche il trasporto e l’iva. Spedizione partita dalla Lombardia il 6 settembre. Arrivata qui il giorno 12, ore 14,30. Il tizio del call center, ieri l’altro, quando ho chiesto lumi su dove era andato a finire il mio pacchetto prepagato, mi ha risposto: “Ma signore, lei sta a La Maddalena!”. Cioè, mica nella bassa lombarda! Cacchio, se siamo/restiamo un’isola selvaggia ha ragione lui! Avrei voglia di dire che a me piacerebbe un po’ meno selvaggia e più moderna, magari (anche) poter comprare quello che voglio a prezzi decenti e senza aspettare sei giorni dall’ordine. E ancora, devo andare a fare una visita fisiatrica tra un po’. Ma la fisioterapia al Paolo Merlo sta funzionando o no? Boh, vedremo.

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