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L’ASSOCIAZIONE COMPARTO NAUTICO DI LA MADDALENA SCENDE IN CAMPO PER DENUNCIARE LA DIFFICILE SITUAZIONE NELLE ISOLE DELL’ARCIPELAGO.

Spett.le ENTE PARCO NAZIONALE Dl LA MADDALENA

Spett.le CAPITANERIA Dl PORTO Dl LA MADDALENA

Spett.le COMUNE Dl LA MADDALENA

Spett.le GUARDIA Dl FINANZA SEZ. OPERATIVA NAVALE LA MADDALENA

Spett.le CORPO FORESTALE E Dl VIGILANZA AMBIENTALE di

TEMPIO PAUSANIA

Dopo un periodo davvero incerto e caotico a causa dei nuovi regolamenti disciplinari varati dal Parco di La Maddalena, l’Associazione Comparto Nautico, a nome della Categoria dei Noleggiatori di Imbarcazioni, si trova costretta a denunciare una grave situazione creata da chi vuole aggirare la normativa vigente con il solo scopo incamerare facili guadagni a discapito della sicurezza in mare e delle condizioni di lavoro dei marittimi.

I Noleggiatori di Imbarcazioni, che rispettano la normativa vigente, si ritrovano oggi a essere penalizzati a causa dei regolamenti che disciplinano la loro attività e che permettono di aggirare quanto richiesto per la salvaguardia della sicurezza in mare come i titoli professionali obbligatori richiesti al personale marittimo, che dovrebbe essere di prima categoria e munito degli attestati di partecipazione ai corsi di formazione. Denunciamo a gran voce questa situazione che permette a personaggi con pochi scrupoli di svolgere l’attività di noleggio, proponendo gite nell’Arcipelago aggirando Ja legge con escamotage tanto bizzarri quanto pericolosi:

  • finti Diving che, invece di fare immersioni nei punti stabiliti, fanno vere e proprie gite;

  • imbarcazioni con bandiera straniera che bypassano tranquillamente la normativa italiana e la sicurezza prevista dalle nostre leggi;

  • quelli che, con attività autorizzate alla sola locazione, fanno invece un vero e proprio noleggio. Alla Luce di quanto sopra esposto l’Associazione Comparto Nautico di La Maddalena denuncia fermamente questa realtà divenuta INTOLLERABILE, e chiede agli organi di controllo di porre un freno a questa situazione. l’Associazione, oltre alle Autorità preposte al controllo in mare, si rivolge:

  • all’Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena che dovrebbe controllare con maggior attenzione le Attività a cui rilascia le autorizzazioni;

  • a tutte le Strutture Turistico Ricettive e alle Agenzie di Viaggio che, ignare dei regolamenti marittimi, collaborano con tali attività non regolari.Ricordiamo che le Bocche di Bonifacio, come certificato dall’IMO (l’organizzazione marittima delle Nazioni Unite), sono tra i cinque passaggi più insidiosi al mondo.Certi di un Vs riscontro porgo distinti salutiIl Presidente Michela Aversano

  • ASSOCIAZIONE COMPARTO NAUTICO Dl LA MADDALENA

  • Raccomandiamo quindi a chiunque decida di visitare il nostro paradiso naturale e di passare una giornata indimenticabile tra le nostre isole di assicurarsi che la propria vita e sicurezza sia affidata a persone competenti e a imbarcazioni sicure, che l’equipaggio sia dotato degli adeguati e necessari titoli professionali e che abbia la dovuta preparazione garantita dai corsi obbligatori e che le imbarcazioni siano dotate del permesso rilasciato per la circolazione nelle acque del Parco; controllate infine che il contratto con gli armatori non abbia ambiguità e che la struttura a cui vi affidate abbia tutti i requisiti per fornirvi quanto promesso.

  • Ricordiamo che il mare è da sempre fonte di reddito e di svago per gli abitanti dell’Isola ma nessuno deve mai dimenticare i pericoli e i rischi che si corrono quando si esce in barca. Le nostre acque, come ben sapevano i nostri padri e i nostri nonni, devono essere affrontate con tutto il rispetto e la prudenza necessaria, le condizioni meteo posso cambiare nel giro di pochi minuti e il mare e il vento possono diventare critici se non si dispone delle opportune conoscenze. Quanto accaduto nei giorni scorsi nel lago Maggiore dovrebbe essere di monito per quanti lavorano sulle imbarcazioni, per quanti decidono di passare una giornata in mare su di esse e, soprattutto, per chi rilascia le autorizzazioni e per chi controlla che le norme e le prescrizioni vengano rispettate. Il nostro mare non è certo più sicuro e tranquillo del lago Maggiore; noi viviamo in un paradiso naturale ma il nostro cielo azzurro e il nostro mare cristallino, in cui sono immerse le decine di isole, isolotti e secche, in un attimo possono trasformarsi in un buio inferno e diventare il vostro peggiore incubo.

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