Aumenta il degrado e l’assenza di senso civico nella nostra Isola. di Salvatore Faggiani La prima domanda che ci dobbiamo porre è: il degrado del nostro Arcipelago è inevitabile? Talvolta piccoli gesti sono all’apparenza innocui, episodi minimi di inciviltà, di egoismo, di maleducazione. Se non si fa nulla, non ci si indigna e non si protesta questi atti aumentano a dismisura e si ingigantiscono. Se non si pone un freno a questi gesti di decadenza quotidiana si rischia di non riuscire più a fermarli. Serve tempestività e durezza nell’intervento da parte della comunità (cioè noi) e da parte delle Istituzioni e delle Autorità! In particolare abbiamo notato l’assenteismo del Parco e ciò crea sconcerto e rabbia nella comunità perché i dettami specificano chiaramente alcuni dei suoi compiti che trascrivo fedelmente: “Tutela, economia e cultura sono linee di riferimento fondamentali e su questi assunti l’Ente definisce la sua azione che, sviluppandosi dalle finalità istitutive delle aree protette individuate dalla legge 394/1991, può essere riassunta nei seguenti obiettivi fondamentali: preservare i beni ambientali, culturali e storici dell’Arcipelago di La Maddalena; favorire la conoscenza dell’ambiente naturale, anche mediante attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sui temi connessi alla tutela dell’ambiente”. Quotidianamente assistiamo all’abbandono dei resti di spuntini e di bevute, i pranzi consumati sulle spiagge senza portare via il sacchetto della spazzatura, quantità enormi di plastica, mascherine e cicche di sigarette disseminate nei sentieri che portano a mare e nelle spiagge ed anche purtroppo escrementi umani! Grazie all’azione di alcuni volontari, tra cui efficace e valida quella di un militare, la situazione è resa meno grave, ma se i gesti incivili di individui che non portano alcun rispetto all’ambiente e al prossimo continuano, l’opera dei suddetti rimarrà vana! Ci vuole un intervento forte da parte delle istituzioni (Parco) e delle autorità per un efficace azione di controllo e repressione, fino ad oggi in questo senso ha operato solo la Guardia Costiera. Qualcosa deve cambiare e il cambiamento dipende dalle norme, dai controlli sull’applicazione delle norme, dal senso civico e dalla collaborazione di tutti.
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