Come documentiamo in questa pagina (Potenziamento Stazione Carabinieri e Nautica), l’Amministrazione Presente per il Futuro), non ci sembra che abbia mai rispettato lo statuto. Infatti, dal 2006 abbiamo dedicato molto del nostro tempo alla raccolta di firme (Sanità, uffici collocamento, trasporti, ordine pubblico etc. etc.), che non sono mai state prese in considerazione. E SE ASSOCIAZIONI, CITTADINI, MARITTIMI, SANITARI, OPERATORI ECOLOGICI, DISOCCUPATI ECC. ECC. RACCOGLIESSERO LE FIRME PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE?
ARTICOLO 40 STATUTO COMUNALE
Petizioni
1. Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale, può rivolgersi in forma collettiva agli organi dell’Amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse comune o per esporre esigenze di natura collettiva.
2. La raccolta di adesioni può avvenire senza formalità di sorta in calce al testo comprendente le richieste che sono rivolte all’Amministrazione.
3. La petizione è inoltrata al Sindaco il quale, entro 30 giorni, la assegna in esame all’organo competente e ne invia copia ai gruppi presenti in Consiglio comunale .
4. Se la petizione è sottoscritta da almeno 1.500 persone l’organo competente deve pronunciarsi in merito entro 30 giorni dal ricevimento.
5. Il contenuto della decisione dell’organo competente, unitamente al testo della petizione, è pubblicizzato mediante affissione negli appositi spazi e, comunque, in modo tale da permetterne la conoscenza a tutti i firmatari che risiedono nel territorio del Comune.
6. Se la petizione è sottoscritta da almeno 1500 persone, ciascun Consigliere può chiedere con apposita istanza che il testo della petizione sia posto in discussione nella prossima seduta del Consiglio comunale, da convocarsi entro 15 giorni.
NO AL RIDIMENSIONAMENTO DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI 7 MARZO 2011
Petizione indirizzata al Ministro On. Roberto Maroni, al Prefetto di Sassari dottor Marcello Fulvi, al Comandante della Legione Carabinieri Sardegna Luigi Robusto, al Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, al Presidente della Provincia On, Fedele Sanciu e al Sindaco di La Maddalena Angelo Comiti. I sottoelencati cittadini di La Maddalena chiedono alla Sv un intervento urgente affinchè venga potenziata la locale stazione dei Carabinieri oggi ridotta al minimo storico di 4 unità. La posizione geografica della nostra isola, la presenza in loco di strutture militari e la tutela dell’ordine e sicurezza pubblica richiede una maggiore presenza di Carabinieri e non un ridimensionamento.
RACCOLTA FIRME 13 GENNAIO 2011
Le persone interessaate possono firmare queste lettera presentandosi presso il centro nautico adiacente alla tappezzeria, se ci sono problemi presso la stessa tappezzeria. (Località La Ricciolina, dopo il parcheggio).
Più che un appello, è un “grido di dolore”, lanciato da chi ogni anno con perseveranza e speranza, lavora nel mondo della nautica, quello che dovrebbe essere il settore trainante di un’economia ridotta in brandelli. Il meraviglioso porto che tutto potrebbe sistemare dov’è? La forza dei piccoli commercianti, degli artigiani e degli operatori turistici oramai è agli sgoccioli, sotterrata da mancate promesse; che importa se gli armatori sono costretti a cercare fuori dalla nostra isola la possibilità di alaggio, varo e sosta delle imbarcazioni, impegnando i cantieri dei vari vicini Palau, Olbia, S.Teresa, Porto Cervo ecc.? E come loro, le imbarcazioni degli enti militari,dei carabinieri, guardia di finanza, e capitaneria di porto. Le imbarcazioni ospiti delle nostre isole che, lasciano a noi l’incombenza della spazzatura e a quest’ ultimi il lavoro di meccanici, elettricisti, tappezzieri, carpentieri,attrezzatori,operai di cantiere,commercianti di nautica ecc.ecc…………Tutto lavoro a noi sottratto, e possibilità di nuove e tante assunzioni per i nostri operai, e per i nostri ragazzi che sbadigliano. Sapevate di spese documentate di 15.000,00€ per una barca tipo di 16 mt, con tre operai che lavorano nel cantiere nautico di Palau, travel per alaggio e varo, attrezzatura dal legno alle viti, dai salvagenti alle pitture, dal panino del bar al ristorante, le sigarette, il gelato ,la schedina del superenalotto prima di rientrare a La Maddalena dopo la giornata lavorativa all’interno del cantiere. Una barca: 15.000,00 euro; 10 barche: 150.000,00 euro; 100 barche: 1.500.000,00 di euro. Cantieri di La Maddalena che usufruiscono dei cantieri di Olbia, in sub-appalto, per la modica cifra di 18.000,00euro l’anno per il rimessaggio. Ma quanti soldi persi fuori dall’isola? Vi chiediamo di assumere le vostre responsabilità e, di individuare al più presto, un area destinata alla cantieristica, dove poter mettere un travel e indire un bando di concorso per chi ha la possibilità di allestirlo e farlo funzionare. Velocità, volontà e dinamicità: queste sono le parole che devono essere all’ordine del giorno! Voglia di fare e di crescere, perché attorno al nostro arcipelago, esiste un’economia di milioni di euro che non ci si dà la possibilità di afferrare. Il turismo nautico è la punta di diamante e noi dobbiamo essere la parte più importante , quella meglio retribuita. Si parla del nostro e sottolineo nostro arcipelago! Il turismo nautico proseguendo nella giusta direzione, aiuta a destagionalizzare, poiché, dietro le varie barche, dalle più piccole alle più grandi, c’è una mole di lavoro incredibile. Quanti posti di lavoro in più avremmo restituendo all’isola la sua giusta importanza? Finalmente potremmo parlare di destagionalizzazione, perché non è pensabile che un operatore del settore turistico, scarichi esclusivamente nell’arco del breve periodo estivo, l’ammortamento dei costi della struttura. Se così accade, si vanno a verificare tutta una serie di problemi collaterali: -lievitazione dei prezzi (settori occupati a guadagnare dal solo periodo estivo); -scarsa professionalità delle risorse umane occupate (stagionali inventati per il solo periodo estivo, questo lo abbiamo constatato con le assunzioni della Mita, personale qualificato che sull’isola non esiste, perché impegnato ad adattarsi ai vari lavori che necessitano per poter sopravvivere); -decremento della qualità dei servizi offerti; -affollamento e degrado delle aree di maggior richiamo turistico. Ci serve una Pro Loco che funzioni affiancata dal comune, in bella vista e non localizzata in stradine secondarie, con materiale aggiornato su percorsi, eventi e sulle strutture ricettive in rete fra loro ,con personale conoscente le lingue e che è capace di accogliere il turista. Agriturismi, villaggi, alberghi, ristoranti, musei, monumenti e parchi, risorse naturali,manifestazioni culturali e sagre. Trasporti, parcheggi etc … Inventiamoci itinerari, una guida turistica alla batteria di “Punta Rossa” che il turista possa visitare pagando il biglietto, ed ecco, altri posti di lavoro. Portali internet tematici in cui far confluire con più facilità, diversi circuiti che ruotano attorno a temi ben precisi: la destagionalizzazione. Arte, cultura, ambiente, enogastronomia etc… Abbiamo il paradiso a disposizione: usiamolo! Destagionalizzare significa organizzare eventi che abbiano una continuità: gli eventi unici hanno poca ricaduta sul sistema turistico e sono molto costosi. A proposito di villaggi, che fine ha fatto l’autorizzazione da dare al “Club Med” per vederlo finalmente funzionante? Quanti anni ancora bisogna aspettare? Vi rendete conto di quanto lavoro ed economia persa? Non si voglia parlare del treno perso con l’Arsenale: abbiamo mancato anche quello, ma adesso è ora di andare avanti. il porto, il puc, l’area artigianale e l’area cantieristica devono essere le parole chiavi da adesso in poi. Basta con concessioni di formicai per pochi privilegiati, e non abbiate paura di concedere di abbellire ciò che abbiamo. Avete visto la scuola di sci nautico? E le varie piccole oasi di Porto Cervo e Porto rotondo? Molto meglio di tutte le “catapecchie” ambulanti che si devono usare per non violare delle stupide leggi, che a tutto servono, tranne che a valorizzare l’ambiente. Stanchi, stufi, e senza soldi per andare avanti, chiudiamo questo nostro bel discorso sperando nella capacità della nostra amministrazione, altrimenti, è davvero la fine.
SFOGO FIRMATO DA CIRCA 100 PERSONE CHE OPERANO NELLA NAUTICA
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