Oggi chi deve comprare la benzina lo fa per stato di necessità, a causa del coronavirus, penso ai pendolari, ai trasportatori, alle ambulanze onlus. Poiché del prezzo di acquisto il 64% è dovuto per accise e Iva, forse è arrivato il momento di ridurre questo 64 %, almeno per queste categorie. Tra l’altro il costo del trasporto alla fine lo paghiamo noi per ogni acquisto. Se poi volete dar forza a questa richiesta al vento politico, prendete in considerazione l’elenco delle accise, e chi può lo suggerisca ai politici che ha votato, ad esempio essendo terminata la guerra d’Etiopia. 17 accise sui carburanti, a cui va aggiunta l’Iva al 22%. 1. finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936) 2. finanziamento della crisi di Suez (1956) 3. ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963) 4. ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966) 5. ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968) 6. ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976) 7. ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980) 8. finanziamento per la guerra del Libano (1983) 9. finanziamento per la missione in Bosnia (1996) 10. rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004) 11. acquisto di autobus ecologici (2005) 12. terremoto dell’Aquila (2009) 13. : finanziamento alla cultura (2011) 14. emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011) 15. alluvione in Liguria e Toscana (2011) 16. decreto “Salva Italia” (2011) 17. terremoto in Emilia (2012)
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