EOLICO IN MARE, DUE NUOVE RICHIESTE DI CONCESSIONE DEMANIALE NELLE ULTIME ORE.
La parlamentare depositerà personalmente presso la Capitaneria di Porto di Olbia, domani mattina alle ore 10, la documentazione per opporsi ai mega impianti offshore presentati dalle società Zefiro Vento e Nurax Wind Power. “Nelle ultime ore, presso gli uffici del demanio della Capitaneria di Porto di Olbia, sono state depositate due nuove richieste di concessione demaniale per l’installazione di altrettanti mega parchi eolici nel mare antistante la costa nordorientale della Sardegna. Per la precisione i due impianti, progettati a cura dalle società “Zefiro Vento S.r.l.” e “Nurax Wind Power S.r.l.”, sorgeranno a largo delle coste del Comune di Olbia, per un totale complessivo di ben 243 pale eoliche che, sommate a quelle del progetto promosso dalla società “Tibula Energia”, ammontano a ben 308 pale eoliche che a breve potrebbero essere tutte posizionate nel mare nordorientale della nostra isola”. Lo comunica la deputata Mara Lapia che, dopo aver presentato opposizione con osservazioni al progetto avanzato dalla società Tibula Energia e aver avviato una raccolta firme contro quello che definisce essere un vero e proprio “assalto alle coste della Sardegna”, si dice pronta a fare altrettanto con i nuovi due progetti di costruzione dei mega impianti eolici in mare. “Per questo motivo – precisa la parlamentare sarda – domani mattina, alle ore 10, mi recherò personalmente presso gli uffici del demanio della Capitaneria di Porto di Olbia, per depositare i ricorsi di opposizione, con le dovute osservazioni, nei confronti delle due nuove richieste di concessione demaniale che vedono il posizionamento di ben 210 aerogeneratori a 20 chilometri dalla costa (progetto Zefiro Vento) e di 33 aerogeneratori a 35 chilometri dalla costa (progetto Nurax Wind Power). Sono progetti – spiega la deputata Lapia – che rischiano seriamente di alterare e compromettere il nostro paesaggio, la nostra economia e le attività importanti come la pesca ed il turismo che garantiscono ai nostri territori lavoro e guadagno. Di tutta questa energia prodotta, invece, resterà zero alla Sardegna, come zero saranno i posti di lavoro che si creeranno, rendendo la nostra isola la “batteria” del Paese a spese della nostra terra”. La parlamentare, inoltre, ha annunciato la presentazione di una nuova interrogazione parlamentare urgente, in cui chiederà al Governo e ai ministeri competenti di fermare i progetti, tenendo conto delle eccezioni che saranno riportate nelle istanze di opposizione: “le nostrE coste – ha concluso la deputata – rischiano di non avere più, di qui a breve tempo, un orizzonte da guardare ma solo centinaia di pale eoliche che non daranno alcun beneficio ai sardi”.
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