Attualità»

Galleria LA BIMBA DI PLASTICA.

cartolina-dal-Garbage-State-2Ecoturismonline.it
Posted By Redazione Ecoturismonline on 9 Giu, 2019
Non c’è un’opzione B per il nostro Pianeta. Lo sa bene Mike Bava, skipper oceanico, che con la sua imbarcazione a vela La Bimba, di base nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna, inizia la sua avventura nei mari per sensibilizzare sul tema ambientale della plastica monouso. Nell’impresa lo accompagna sua moglie Valeria Serra, navigatrice.
La Bimba (scafo da regata Beneteau First di 40.7’ ITA 13301) che veleggia con il suo progetto Racing for Environment è totalmente Plastic free, per eliminare ogni fonte d’inquinamento: gli utensili sono di bioplastica di mais, nessun alimento entra a bordo con imballaggi di plastica, saponi e detergenti sono biodegradabili al 100%. Inoltre, le bottiglie di acqua minerale stivate sono di Tetrapak che è un materiale vegetale, potrebbe essere smaltito nell’umido. L’illuminazione è completamente a Led e, parte dell’abbigliamento compresi i costumi da bagno sono realizzati con una sorta di lycra ricavata dalle gomene nelle navi e poi rigenerate.
La Bimba batte bandiera The Garbage Patch State
Il Garbage State, di cui è presidente l’artista e designer Maria Cristina Finucci, non compare nelle carte geografiche ma esiste. È un’immensa discarica di spazzatura galleggiante sulla superficie e nei primi strati dell’oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano, tra le isole Hawaii e lo stato della California. È come una “Nazione” composta da rifiuti quali bicchieri e piatti di plastica, reti, bottiglie, scatolette, buste della spesa, ciabatte di gomma perse sulla spiaggia. Tutto ciò costituisce cinque isole galleggianti negli oceani.
Il Garbage State è stato riconosciuto dall’Unesco nel 2013 e in quell’occasione Maria Cristina ha dichiarato “Oggi è un giorno importante, il giorno in cui uno Stato, la cui estensione supera i sedici milioni di chilometri quadrati, viene finalmente riconosciuto. È l’ora in cui tutto il mondo deve sapere che esiste una Nazione composta pezzo per pezzo da qualcosa che ognuno di noi ha abbandonato.
Ciascuno di noi ha partecipato alla formazione di questa realtà fatta di bottiglie usate una sola volta, accendini gettati per la strada, ciabatte di gomma dimenticate sulla spiaggia, bicchieri e piatti di plastica. L’abbiamo costruita in sessant’anni e siamo stati capaci di formare un agglomerato vasto come un continente composto da cinque isole nel mezzo degli oceani. Abbiamo modificato la geografia della Terra, e non potendolo più nascondere a noi stessi, lo riconosciamo come Stato Federale”. Di recente il Garbage State ha firmato l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile e la sua bandiera ufficiale sventolerà d’ora in poi in Mediterraneo e oltreoceano sulla poppa della barca a vela La Bimba.

In this 2015 photo provided by Jennifer Lavers a crab uses as shelter a piece of plastic debris on the beach on Henderson Island. When researchers traveled to the tiny, uninhabited island in the midst of the Pacific Ocean, they were astonished to find an estimated 38 million pieces of trash washed up on the beaches. (Jennifer Lavers via AP)

In this 2015 photo provided by Jennifer Lavers a crab uses as shelter a piece of plastic debris on the beach on Henderson Island. When researchers traveled to the tiny, uninhabited island in the midst of the Pacific Ocean, they were astonished to find an estimated 38 million pieces of trash washed up on the beaches. (Jennifer Lavers via AP)

PLASTICA 1PLASTICA 2PLASTICA 3PLASTICA 5PLASTICA 6

© RIPRODUZIONE RISERVATA -

I commenti sono disabilitati

Non è possibile inviare un commento in questo articolo

Pubblicità