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Galleria Interrogazione dell’On. Zanchetta sul punto nascita

ZANCHETTA PIERFRANCOCONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
QUINDICESIMA LEGISLATURA
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INTERROGAZIONE urgente Zanchetta, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di ottenere garanzie dall’Assessore della Sanità rispetto al mantenimento del punto nascita di La Maddalena, a seguito della diffusione della notizia stampa riguardo la sua soppressione.
Il sottoscritto Consigliere,
PREMESSO CHE:
– dalla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera potrebbe derivare la chiusura del reparto di maternità e neonatologia, struttura sanitaria di fondamentale importanza per La Maddalena;
– con la soppressione di tale servizio le gestanti si vedrebbero costrette a partorire nell’ospedale di Olbia, con gravi disagi considerate le distanze e i lunghi tempi di percorrenza;
– il punto nascita dell’Ospedale Paolo Merlo comprende il reparto di ostetricia, con l’ambulatorio di ginecologia e la pediatria, con l’ambulatorio pediatrico-allergologico, un sistema in grado di garantire la salute della donna e del bambino nella fase prenatale e post-partum;
CONSIDERATO CHE:
– i rischi e i disagi conseguenti alla soppressione del punto nascita di La Maddalena sarebbero di gran lunga superiori a quelli sopportati da qualsiasi altro territorio della Sardegna;

– il sistema di elisoccorso risulta attualmente ancora carente per tempistica e non in grado di garantire interventi H24;

– la popolazione maddalenina, che da troppo tempo assiste alla sistematica cancellazione di servizi pubblici essenziali, si troverebbe ad essere ulteriormente privata dei servizi sanitari di ostetricia e ginecologia, con le donne costrette a recarsi, non solo per il parto, ma anche prima e dopo, in strutture ospedaliere lontane;

EVIDENZIATO CHE:

– il Ministro della Salute ha firmato l’11 novembre scorso un decreto che, in deroga a quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2010, consente di mantenere in attività i punti nascita delle aree montane e disagiate che non raggiungono il tetto dei 500 parti annui, purché vengano mantenuti standard di qualità e sicurezza previsti dalla normativa;

– il provvedimento stabilisce che siano le Regioni ad avanzare la richiesta al Ministero della Salute, sul mantenimento dei punti nascita, ed affida al Comitato “Percorso Nascita Nazionale” il compito di esprimere, entro 90 giorni, un parere motivato;

– viene così chiaramente sancito il principio della salvaguardia dei punti nascita delle aree montane e disagiate;;

– il disagio delle aree montane è assimilabile a quello delle isole minori, che talvolta a causa delle condizioni meteo-marine, rimangono letteralmente isolate dalla terraferma e non possono essere private di servizi essenziali;

CHIEDE

di interrogare l’Assessore della Sanità per sapere:

1. se risponda al vero la notizia della chiusura del punto nascita “Paolo Merlo”di La Maddalena e in caso affermativo quale ne sia il fondamento;

2. se l’eventuale provvedimento scaturisca dal Ministero della Salute a seguito dell’ispezione di fine anno e dopo le recenti drammatiche morti di cinque partorienti nella penisola;

3. se nel prevedere i tagli al sistema sanitario regionale, siano stati complessivamente valutati i costi sociali ed economici cagionati dalla cancellazione dei servizi non più forniti ai cittadini, in particolare alle gestanti e ai nascituri residenti in territori con peculiari difficoltà nei collegamenti;

4. se non ritenga necessario dare assicurazioni riguardo al mantenimento, tenuto anche conto di quanto stabilito dal Decreto del Ministro della Salute dell’11 novembre 2015, del punto nascita dell’Ospedale “Paolo Merlo”, potenziandone eventualmente i livelli di qualità;

5. se non ritenga opportuno avanzare in tempi rapidi la richiesta di deroga al Ministero competente per evitare la chiusura del reparto di maternità e neonatologia di La Maddalena.

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