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Galleria L’arcipelago della Gallura

Porto madonna 2Da un lettore che da oltre 30 anni frequenta l’isola riceviamo e pubblichiamo.

Caro Liberissimo, visto che segui con attenzione le faccende di casa nostra, ti chiedo cosa ne pensi di quello che succede alle isole. In questi giorni, fino a ottobre, molti isolani se ne andranno alle isole per lavoro o a farsi il bagno. È una buona occasione per osservare quello che succede intorno. Ad esempio, basta provare a guardare le barche, sia di lavoro che private (che spesso viene pure male distinguerle) e provare a contare quelle di Maddalena. Poche. Poi si potrebbe provare a contare quanti turisti ci sono sulle spiagge e riconoscere quanti vengono dai barconi, quanti dai barchini e quanti dai taxi. Anche qui viene molto male. Il problema di Maddalena e delle sue isole sono i numeri alti e che la gente viene da fuori. Invece di bisticciarsi tra di loro gli isolani dovrebbero imparare a guardare cosa succede fuori, non per fare la guerra a Palau o a Cannigione, ma per imparare come funzionano le cose. La gente viene da fuori e a Maddalena manco ci passa. Gli unici che entrano, entrano coi barconi o coi traghetti. Il noleggio e i taxi non lasciano nulla se non ai proprietari (di fuori). C’è chi dice che i barconi non sono belli da vedere e forse è vero. C’è chi dice che per i fondali di posidonia è meglio portare 100 persone con un barcone alla boa che con dieci barche piccole all’ancora. Io dico che sono problemi secondari e che il problema vero non è la barca che li porta ma il numero dei turisti che sbarcano e cosa lasciano, se ne lasciano, nelle nostre tasche.
Il parco e il comune dovrebbero impegnarsi di più su questi aspetti oltre che nella pulizia delle spiagge, che è importante ma non è l’unico problema.

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