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I cittadini chiedono più sicurezza

FAGGIANIBASTA VIOLENZA E DEGRADO!
La Maddalena è un paese dove la quiete, quella delle famiglie che hanno conservato la cultura incentrata sulla religione del lavoro e dell’etica, è messa continuamente a rischio e condurre una vita normale diventa sempre più difficile.
di Salvatore Faggiani

Spaccio, risse, degrado, disperazione, disoccupazione, violenza. Quella che era un’oasi di serenità e tranquillità ora è un paese dove la paura e la preoccupazione di non poter più condurre una vita normale salgono in maniera esponenziale. Negli ultimi dieci anni La Maddalena ha registrato una escalation di violenza e disperazione inaudita per quella che era definita «la piccola Parigi»: cinque casi di omicidi/suicidi, due/tre attentati dinamitardi a locali e automezzi, più di cinquanta incendi dolosi perpetrati ad auto, moto, pescherecci, chioschi, parcheggio Opera Pia, ecc.., cittadini che hanno subito minacce e atti vandalici in pieno centro dove anche molti commercianti sono stati oggetto di una infinità di furti. Questo è il triste diario di un paese, ancora bello e amato nonostante tutto, che mai avrebbe immaginato di annotare il triste attentato alla sicurezza della sua collettività. E’ arrivato il momento di fare delle considerazioni di carattere operativo. A fronte di una prima analisi ciò che si rileva della gestione emergenziale di questo aumento graduale in intensità del fenomeno della violenza è una forte insufficienza da un punto di vista «tecnico ed operativo». Le cause di una tale bocciatura vanno ascritte alla mancanza di risorse, uomini e mezzi. In questi ultimi anni il bisogno di sicurezza sociale avvertito dai cittadini è cresciuto in modo esponenziale.
Garantire la «sicurezza» vuol dire non solo assicurare il normale svolgimento delle attività sul territorio attraverso il presidio degli spazi vissuti dalla collettività e la prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità. Vuol dire anche trasmettere ai cittadini la sensazione di potersi muovere ed interagire in spazi «protetti e sicuri», così da favorire, aumentare e invogliare le relazioni sociali e un’ordinata e civile convivenza. Essere presenti sul territorio, infatti, non solo permette di intervenire immediatamente in caso di «minaccia» al cittadino ma rappresenta anche un valido deterrente e uno strumento di prevenzione dei fenomeni di illegalità. La Maddalena sia dal punto di vista tecnico che operativo è deficitaria e quindi non può garantire ai cittadini quello che è un diritto collettivo: la sicurezza. C’è bisogno di una rete di videosorveglianza che rispetti i criteri più elementari e semplici di applicazione. Criteri che sembrano non essere stati seguiti dal Comune che ha piazzato alcune telecamere in zone dove già erano presenti perché messe in opera da Guardia di Finanza, Banche e privati. C’è bisogno di un aumento di presenza di forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato) e questo è un impegno politico che il Palazzo deve assumere e risolvere. La sicurezza di chi abita e vive il territorio si persegue attraverso la combinazione e la sinergia di attività tecnica (videosorveglianza) ed operativa (azione, presidio e vigilanza delle forze di polizia). La Maddalena ha bisogno di un progetto cosiddetto di «Sicurezza Partecipata» che nasce dalla volontà di creare un sistema integrato di strumenti e risorse capaci di affrontare, con sempre maggiore professionalità ed efficienza, le problematiche relative alla sicurezza. Con l’entrata in vigore della legge n. 4 del 14 aprile 2003 (Riordino e riforma della normativa in materia di Polizia locale e di Sicurezza urbana), il concetto di «sicurezza urbana» si è andato ad affiancare a quello già diffuso di «sicurezza pubblica», creando nuove opportunità di intervento in ambito regionale e locale.
Nasce, da ciò, la possibilità di promuovere e produrre un «sistema integrato di sicurezza», basato sulla consapevolezza della complessità del problema, che necessita, da una parte, di politiche locali sinergiche ed integrate e, dall’altra, di un’interazione con gli strumenti «classici» di contrasto alla illegalità, di competenza esclusiva dello Stato. Ma il Palazzo in tal senso sembra…….dormiente!

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