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Galleria Guardia Costiera: recupero imbarcazione a vela Coral

coral-incendiata-affondatahttp://www.newsliguria.com/imbarcazioni/paura-alla-palermo-montecarlo-un-63-piedi-affonda-tra-le-fiamme/8893

21 AGOSTO 2012 Paura alla Palermo-Montecarlo: un 63 piedi affonda tra le fiamme.

Un incendio improvviso a bordo, pochi minuti per abbandonare la barca (uno Shipman 63 piedi che stava partecipando alla regata) sulla zattera di salvataggio e vederla affondare davanti ai propri occhi. È accaduto ai russi di “Coral”, 10 miglia a ovest de La Maddalena. L’equipaggio sta bene, grazie ai soccorsi tempestivi della Guardia Costiera
Fuoco e fiamme alla Palermo-Montecarlo. Un incendio improvviso a bordo, per cause fortuite ancora da accertare, ha provocato l’affondamento dell’imbarcazione Coral, lo Shipman 63 (costruito nel 2008) dello skipper Valentin Zubkov che stava partecipando alla regata.

L’incidente si è verificato intorno alle 2 di notte 10 miglia a ovest dell’isola de La Maddalena. Secondo quanto raccontato da uno dei componenti dell’equipaggio, il fuoco si è sviluppato improvvisamente e diffuso con grande velocità, lasciando ai velisti solo il tempo di abbandonare la barca e salire sulla zattera di salvataggio, lanciando il May Day.
coral-vela
Prontissimi ed efficienti i soccorsi da parte della motovedetta CP 870 della Centrale Operativa della Guardia Costiera de La Maddalena, che sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente e hanno tratto in salvo l’intero equipaggio di 8 persone, composto da 6 russi e 2 austriaci, che gode di ottima salute.

Poco dopo l’operazione di recupero, i responsabili della Guardia Costiera si sono messi in contatto con gli ufficiali di regata e gli organizzatori della Palermo-Montecarlo, che proprio in quei momenti si trovavano in mare per gli arrivi dei primi concorrenti sul traguardo al largo del Principato di Monaco.

Gli organizzatori della regata hanno quindi fornito alla Guardia Costiera la documentazione richiesta, e a loro volta hanno potuto parlare con alcuni membri dell’equipaggio russo per sincerarsi ulteriormente degli eventi e dello stato di piena salute di tutti i velisti.

Ordinanza_137_13 - recupero CORALNelle prossime ore gli organizzatori e la stessa Guardia Costiera si metteranno in contatto con le autorità russe competenti sul territorio, per la necessaria assistenza all’equipaggio, che nell’abbandonare la barca in fiamme ha perso tutto, documenti compresi.

ORDINANZA N. 137/13
“Recupero Relitto Imbarcazione Coral”

Località: Acque dell’Arcipelago di La Maddalena – Periodo: dal 09.10.2013 al 20.12.2013 – Organizzatore: Società Marina di Porto Massimo S.n.c.
Recapito telefonico: +39 3921340380 – Rappresentante legale: Cristian DELOGU
Il sottoscritto, Capitano di Fregata (CP), Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di La Maddalena, CONSIDERATO che in data 21.08.2012, durante la navigazione nelle acque antistanti Cala dei Morti (Isola di Razzoli), nell’ambito della regata velica internazionale “Palermo-Montecarlo”, in seguito ad un
incendio, è affondata l’imbarcazione da diporto a vela denominata CORAL, iscritta al n. 741563
dei Registri delle Isole Vergini Britanniche – N.I. ZJL7951;
VISTA la Legge 31 dicembre 1982, n. 979 e ss.mm.ii. in materia di disposizioni per la difesa del mare;
VISTI gli atti d’ufficio e, in particolare, la diffida in materia ambientale in data 21.08.2012 ai sensi e per gli
effetti degli artt. 11 e 12 della sopra citata Legge n. 979/82, adottata nei confronti del Comandante
dell’unità e del Proprietario/Armatore;
VISTA la diversa e copiosa corrispondenza originata al riguardo e, in particolare, il mandato in data
11.04.2013, con il quale la Società Assicurativa dell’unità in parola affondata “S.A.M. Pantaenius
Monaco” ha incaricato la Soc. Marina di Porto Massimo, snc per un’attività di ricerca ed
individuazione del relitto in parola;
VISTA la comunicazione in data 19.06.2013, assunta al prot. n. 10600 del 21.06.2013, con la quale la
Soc. Marina di Porto Massimo, snc ha prodotto una relazione tecnico-descrittiva, corredando
altresì supporti video-fotografici in formato digitale, che confermano l’individuazione dei resti del
relitto in questione;
VISTA la propria nota prot. n. 15376 in data 30.08.2013, con la quale questa Autorità Marittima, in seguito all’individuazione del relitto, ha rinnovato la diffida nei confronti degli obbligati a procedere al
recupero dell’imbarcazione affondata ai sensi e per gli effetti della citata Legge n. 979/82;
VISTA l’istanza in data 07.10.2013, assunta al prot. n. 17419 del 08.10.2013, con la quale, su mandato della “S.A.M. Pantaenius Monaco”, la Soc. Marina di Porto Massimo s.n.c. ha richiesto
l’autorizzazione a svolgere le diverse attività tecnico-nautiche funzionali alle operazioni di recupero
del relitto, nel periodo compreso tra il 09.10.2013 e il 20.12.2013, l’attività di recupero e
successivo trasporto via mare del relitto in parola, mediante l’utilizzo delle seguenti unità navali e
dei seguenti Operatori Tecnici Subacquei (OO.TT.SS.):
R/RE PR 30 VERA – LM 1828;
M/N PATRIOT – LM 1819;
Pontone galleggiante denominato MAURIZIO III – 4OL 339;
Motobarca denominata PACO – 4PT009, con a bordo strumentazione scientifica tipo ROV
(Robot Operated Vehicle);
Sig Cristian DELOGU, iscritto al n. 2 dei Registri dei Sommozzatori in servizio locale della
Capitaneria di Porto di La Maddalena;
Sig. Fabio MANOS, iscritto al n. 22 dei Registri dei Sommozzatori in servizio locale della
Capitaneria di Porto di Porto Torres;
Sig. Francesco DIANA, iscritto al n. 2 dei Registri dei Sommozzatori in servizio locale della
Capitaneria di Porto di La Maddalena;

VERIFICATO che il personale previsto impiegare risulta legittimato ad operare ed in possesso delle previste
certificazioni in corso di regolare validità;
CONSIDERATO che per lo svolgimento in sicurezza delle predette operazioni di recupero la Soc. Marina di Porto Massimo s.n.c. ha richiesto l’interdizione di uno specchio acqueo avente raggio di 600 metri ed
incentrato nel punto di coordinate φ 41° 17.570’ N e λ 009° 18.258’ E (WGS 84);
VISTI gli atti d’Ufficio;
VISTA la propria Autorizzazione n. 110 in data 08.10.2013;
VISTO il D.P.R. 11.09.2008, n. 161, “Circoscrizioni Territoriali Marittime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”; VISTO il D. Lgs. 03.04.2006, n. 152, c.d. Codice dell’Ambiente e successive modifiche;
VISTO il Decreto della Marina Mercantile in data 13.01.1979, relativo all’istituzione della categoria dei
Sommozzatori in servizio locale;
VISTO il Dp. prot. n. DIV3 M_IT-PORTI/13073 in data 11.10.2012 della Direzione Generale per i Porti –
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il quale la preventiva autorizzazione per recarsi ad
operare in un porto diverso da quello d’iscrizione, prevista dagli artt. 204 del Regolamento del
Codice della Navigazione e 4 del succitato Decreto Ministeriale, non è più ritenuta necessaria;
VISTO l’art. 53 del Decreto del Presidente della Repubblica 24.05.1986, n. 886;
VISTA la Legge 24.03.2012, n. 27, “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge
24.01.2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e
la competitività”, il quale all’art. 16, comma 2 dispone che le attività di cui al richiamato art. 53 del
DPR n. 886/79 siano svolte secondo le normative vigenti e le regole di buona tecnica di cui alla
normativa UNI 11366;
VISTA la Legge 10.12.1977, n. 1085 che ha ratificato il Regolamento Internazionale per prevenire gli
Abbordi in Mare (COLREG ’72);
VISTO il Codice Internazionale dei Segnali marittimi (C.I.S.);
VISTI gli artt. 2, 17 e 81 del Codice della Navigazione e l’art. 59 del relativo Regolamento d’Esecuzione;
CONSIDERATA la necessità di prevenire il verificarsi di possibili incidenti e salvaguardare l’incolumità delle
persone e delle cose, nonché le esigenze relative alla sicurezza della navigazione,
RENDE NOTO
che la Soc. Marina di Porto Massimo s.n.c. effettuerà, nel periodo compreso tra il 09.10.2013 e il 20.12.2013,
nelle sole ore diurne, l’attività di recupero e successivo trasporto via mare del relitto “CORAL”
, mediante
l’utilizzo delle unità navali e degli Operatori Tecnici Subacquei (OO.TT.SS.) in premessa richiamati,
all’interno del tratto di mare individuato in un’area incentrata nel punto ALFA (coordinate tabella 1) e con
raggio di 600 metri, meglio indicato nell’allegato stralcio planimetrico, parte integrante della presente
Ordinanza.
Tabella 1
PUNTO DI RICERCA LATITUDINE (WGS 84) LONGITUDINE (WGS 84)

A 41° 17.570’ N 009° 18.258’ E
ORDINA
Articolo 1 Durante l’intero periodo di svolgimento delle attività di cui al RENDE NOTO, nei soli giorni di
effettivo lavoro, nell’area soggetta ad operazioni di recupero dell’imbarcazione in parola, è
vietato:
1. ancorare e sostare con qualsiasi unità sia da diporto sia ad uso professionale ad
eccezione di quelle preposte alla sicurezza e sorveglianza dei lavori;
2. praticare la balneazione;
3. effettuare attività di immersione di qualunque tipo e con qualsiasi tecnica, fatta
eccezione per le attività in parola;
4. svolgere attività di pesca di qualunque natura;
5. qualunque altro uso del mare non connesso alle attività in questione.

La Maddalena, 08.10.2013

Firmato in originale
IL COMANDANTE
C.F. (CP) Luigi D’ANIELLO

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