A seguito di segnalazione pervenuta, alle ore 09.00 circa, alla Sala Operativa della Direzione Marittima di Olbia, da parte di un privato cittadino, afferente la presenza di pescatori subacquei intenti nella raccolta di ricci e tartufi di mare, nei pressi della foce del fiume Padrongianus del Comune di Olbia, sono state immediatamente inviate sul posto n°2 pattuglie automontate.
Successivamente, dopo un’attenta osservazione dei pescatori sportivi, è stato possibile sottoporli a controllo in località Mogadiscio del Comune di Olbia, luogo nel quale gli stessi sono stati trovati in possesso di 15 kg. di tartufi di mare, 10 kg di murici (bocconi) e 15 kg. di cannolicchi, nonché di una bombola e relativo apparecchio autorespiratore per immersioni precedentemente utilizzata.
A questo punto i militari intervenuti hanno proceduto all’elevazione del processo verbale di accertamento di violazione amministrativa, di cui all’articolo 128 bis del D.P.R. 1639 del 1968 e dell’art. 10, lett. h) del Dlgs n°04/2012, come punita dall’art. 10, comma 4 lett. a) del Dlgs. 4/2012, consistente nel pescare con attrezzi vietati, in particolare effettuare pesca subacquea con uso di bombole, e per la quale è stata irrogata una sanzione amministrativa pari a 1000,00 euro.
Il predetto prodotto ittico, rinvenuto a bordo di un piccolo natante, è stato, come previsto dalla normativa di settore, sottoposto a sequestro amministrativo per la successiva confisca e rigettato in mare, attraverso l’impiego del mezzo nautico GC B41 della Capitaneria di Porto di Olbia.
Analogo provvedimento di sequestro e confisca è stato adottato anche per gli attrezzi utilizzati per commettere la violazione accertata ed allo stato attuale si trovano custoditi in apposito locale presso la Direzione Marittima di Olbia, in attesa dell’avvio delle previste pratiche amministrative volte alla vendita o distruzione degli stessi.
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