Caro Antonello,
l’esterofilia e il provincialismo, se guardiamo il bicchiere mezzo pieno, sono da considerare pregi da vantare, e non difetti di cui vergognarsi. Quando, però, è abitudine invalsa di ricorrere a risorse, a competenze e a valori in un altrove lontano, mentre potrebbero essere cercati e trovati dietro l’angolo di casa propria, questi pregi diventano difetti, gravi. Perché alle doti e al talento gli isolani aggiungerebbero il cuore e l’amore per la propria terra.
Ma che te lo dico a fa’, direbbe Francesco Totti.
Ciao, a presto,
Tore Abate
Caro Tore, per il quieto vivere in diverse occasioni ci siamo comportati come le tre scimmiette, purtroppo per noi quasi mai siamo stati ripagati con il rispetto. In diverse occasioni, anche da parte di qualche collega, abbiamo creduto nella loro amicizia, cosa che poi è risultata ambigua-falsa. Non voglio andare oltre, almeno per ora, ma credo che sia ora di dire le cose come realmente sono. Non possiamo più tacere davanti a chi predica bene e razzola male. Personalmente continuerò la mia battaglia con onestà e lealtà ma da oggi in poi non mi fido più dei falsi buonisti. In tutti questi anni abbiamo pensato solo a archiviare il materiale ricevuto, credendo nell’amicizia, oggi possiamo dire che ho sbagliato a farlo per coloro che si nascondevano dietro falsi profili e offendevano la mia famiglia. Anche prima, durante e dopo la stagione estiva abbiamo registrato un’infinità di vergogne: di mezzo sempre la politica.
Alla prossima
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