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Galleria “Gestione del Paziente tumore Polmonare – procedure condivise ” diretto dal dottor Vincenzo Bifulco.

BIFULCO
Il 23 Novembre presso la sala congressi del Museo Archeologico di Olbia si è tenuto il congresso multidisciplinare dal titolo “Gestione del Paziente tumore Polmonare – procedure condivise ” organizzato dal Dipartimento diagnostico diretto dal Dottor Vincenzo Bifulco e dal Servizio Formazione diretto dal Dottor Gianni Salis .
Il corso ha visto il confronto fra tutte le specialità locali coinvolte nel percorso-diagnostico terapeutico del Tumore al Polmone (Radiologia, Anatomia patologica, Oncologia, Pneumologia Specialistica , Medicina Interna Chirurgia Toracica e La Medicina di Base ) con la partecipazione di strutture di riferimento regionali quali la Pneumologia dell’AOU di Sassari e la Chirurgia Toracica di Cagliari.
Due ospiti di riferimento nazionale hanno condiviso la loro esperienza consolidata permettendo di individuare le principali aree d’intervento della nostra realtà: la dott.ssa Cancellieri, anatomopatologa dell’Ospedale Maggiore di Bologna ha presentato ile ultime novità sulla caratterizzazione istologica e molecolare condividendo il percorso diagnostico attivo in Emilia Romagna e il Professor Giampaolo Carrafiello Primario radiologo interventista dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano che ha condiviso la propria pluriennale esperienza nell’approccio diagnostico e le nuove possibilità di trattamenti loco-regionali con la radiologia interventistica, alternativi alla chirurgia . Il dott. Fois della Pneumologia dell’AOU di SASSARI ha inoltre presentato i dati sull’efficacia della Broncoscopia con EBUS, tecnica disponibile da pochi mesi al livello regionale che è oggi indispensabile per ottimizzare la diagnosi e la stadiazione delle neoplasie polmonari.
Il tema dell’argomento è di grande impatto sociale: il tumore del Polmone secondo i recenti dati delle AIRTUM si conferma come prima causa di morte per Tumore nel sesso maschile e la seconda causa di morte nelle donne di età compresa tra i 50 e i 65 anni, nel sesso femminile si osserva un costante incremento dell’incidenza e della mortalità da correlare ad una maggiore diffusione dell’abitudine al fumo nelle donne in questi ultimi decenni. Il Fattore di rischio responsabile di circa l’80% dei Tumori al Polmone è infatti il fumo con un rischio che è direttamente correlato al numero di sigarette fumate. Purtroppo nonostante l’ efficacia della TC torace ad alta risoluzione nella diagnosi del tumore polmonare, tra i forti fumatori è emerso da due grandi studi di screening che la maggior parte dei casi si presenta in forma avanzate con sopravvivenza del 15% a 5 anni.
Il dato di rilievo presentato dal dott. Sini dell’Oncologia Medica di Olbia è la recente conferma emersa da un importante studio clinico Americano di come la gestione multidisciplinare dei pazienti con tumore al polmone determina una variazione del piano terapeutico nel 30% dei casi con un incremento della sopravvivenza a 5 anni. Con questa consapevolezza l’obbiettivo del corso infatti è stato proprio quello di favorire il dialogo tra tutte le specialità coinvolte nella cura del Tumore al Polmone con l’obbiettivo di creare un percorso diagnostico-terapeutico inter-aziendale che incrementi l’efficacia della nostra ASSL nella strategia terapeutica di questi pazienti.
Le forme localizzate purtroppo rappresentano solo il 25-30% dei casi alla diagnosi è necessitano di un’attenta stadiazione, una gestione multidisciplinare e quando resecabili richiedono un trattamento presso una Chirurgia Toracica dedicata con alta esperienza come ribadito dal dott. Cherchi della ChirurgiaToracica della Azienda Brotzu di Cagliari.
Il 70% dei pazienti si presentano come forme localmente avanzate o avanzate e necessitano di un approccio personalizzato.
Negli ultimi anni l’algoritmo terapeutico delle neoplasie polmonari avanzate si è evoluto rapidamente grazie alla caratterizzazione molecolare della neoplasia che consente l’identificazione di “drivers” che rappresentano fattori predittivi di risposta a terapia biologiche mirate e all’Immunoterapia, nuovo standard di cura in questo setting di pazienti con la possibilità di lungo sopravviventi in circa il 20% dei casi. Il trattamento del tumore al polmone è quindi oggi un trattamento personalizzato che richiede particolare attenzione della diagnosi istologica con radiologi, pneumologi e patologi dedicati, l’uso di tecniche di Biologia Molecolare per identificare i fattori predittivi di risposta e oncologi medici ed internisti dedicati per la selezione della migliore strategia terapeutica e della gestione delle nuove tossicità correlate. Consapevoli di questo i presidenti del congresso (dott. Bifulco responsabile della Radiologia di Olbia, il Prof. Paolo Cossurocca responsabile dell’anatomia patologica di Olbia il dott. Ortu responsabile dell’Oncologia Medica e CPDO di Olbia) hanno individuato un team di medici dedicati che permetterà l’organizzazione di un gruppo multidisciplinare nella nostra area socio-sanitaria che dovrà interfacciarsi con la Pneumologia di Sassari e di Nuoro e con le Chirurgie Toraciche dedicate con l’obbiettivo di un PERCORSO POLMONE INTER-AZIENDALE che verrà presentato in un prossimo evento teorico-pratico nei primi mesi del 2019.

Evidente soddisfazione del dottor Vincenzo Bifulco per l’elevata partecipazione di circa 150 presenza tra discenti e relatori e per l’ampia partecipazione di 60 Medici di Medicina Generale .
Oltre che soddifatto per la qualità scientifica ed innovativa dei dati emersi dal corso , Il Dottor Bifulco pone l’accento su un dato altrettanto importante su cui si è discusso “ l’integrazione tra medici ospedalieri e i Medici del Territorio , i Medici di famiglia punto di riferimento per i pazienti e professionisti che possono indirizzare i pazienti con sospetto tumore polmonare al Team multidisciplinare per la presa in carico e la gestione, per una più rapida diagnosi, una maggior efficacia della terapia e soprattutto meno disagi per i Pazienti. infatti solo con l’umanizzazione dei percorsi diagnostici-terapeutici, solo curando le persone ammalate e non la malattia , il paziente non dovrà più essere lasciato solo nella drammatica ricerca di specialisti e cure ma potrà finalmente essere preso in cura presso il centro multidisciplinare , abbreviando i tempi di diagnosi e cura e soprattuto riducendo la sofferenza.”

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