Galleria E’ ora di fargli capire che esistiamo anche noi

di Emilio Lintas –

E’ ottobre, autunno caldo. O freddo. Dipende da cosa si vuole fare per la città. Se è freddo vuol dire che rimarrà tutto così com’è con i soliti problemi che da anni affliggono l’isola senza che la Regione intervenga per risolverli e senza che il Comune mostri il pugno duro verso una politica regionale assente e distante. Ma al di là di lettere, e-mail e comunicati come si può far sentire la voce a Casteddu? Andandoci? L’idea di manifestare sotto il palazzone di Viale Trento potrebbe sembrare azzardata ma forse è l’unico modo per far sentire a gran voce che un’isola, una città, soffre e tutto per problemi legati alla loro competenza. Il problema dei traghetti sempre più scarsi con la Saremar ridotta a solo 21 corse anzichè 28, con la ritirata invernale delle private NGI e Enermar (in base al bando della Regione) e l’insufficienza notturna della Delcomar che copre la tratta con l’Eolo che lascia a terra spesso diverse auto. E il depauperamento del Paolo Merlo, con la vicina chiusura del punto nascite, del fermo della camera iperbarica, della carenza di strutture per le malattie degenerative, della mancanza di una piccola chirurgia. E della chiusura del tribunale che in un’isola minore dovrebbe essere presente. Ma anche il mancato rilancio dell’arsenale per le bonifiche mai completate e che ne sta cadendo a pezzi quando potrebbe essere un grande porto turistico che porterebbe molti posti di lavoro. Non tutte le colpe sono da attribuire al Comune ma una colpa sarebbe rimanere impassibili di fronte a ciò che ci spetta e ci stanno togliendo. Spero che l’amministrazione promuova una manifestazione prima locale con la popolazione interessando La Maddalena e Palau e poi una più concreta e incisiva proprio sotto il palazzo regionale. Una manifestazione che dia un forte segnale alla regione Sardegna proprio come periodicamente fanno i sulcitani per difendere i loro diritti. E’ ora di fargli capire che esistiamo anche noi.
Saluti