VISTA la legge 166 del 2009, con cui si ratificò l’accordo di programma contenente le norme per il trasferimento della Saremar, a titolo gratuito, dallo Stato alla Regione Sardegna, dove, al comma 8 venne stabilito che la Saremar sarà privatizzata «in conformità alle disposizioni nazionali e comunitarie vigenti in materia, attraverso procedure di gara aperte, non discriminatorie, atte a determinare un prezzo di mercato, le quali, relativamente alle privatizzazioni realizzate dalle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana, possono riguardare sia l’affidamento dei servizi marittimi sia l’apertura del capitale ad un socio privato»;
VISTA la delibera della Giunta Regionale sarda n. 51/25 del 17 novembre 2009, di recepimento del decreto-legge n. 135, con cui si deliberava che la quota pubblica della Saremar sarebbe rimasta al 49 per cento e che il restante 51 per cento sarebbe stato destinato al socio privato da individuarsi attraverso il ricorso a procedura ad evidenza pubblica e confermata con la delibera Regionale n. 19/49 del 12 maggio 2010;
ESAMINATA la Delibera di Giunta regionale n° 48/63 del 1.12.2011 recante ad oggetto: Sardegna Regionale Marittima – SAREMAR S.p.A. Disposizioni urgenti di indirizzo politico-amministrativo per i servizi di collegamento marittimo per il trasporto pubblico di linea residuale di persone e di veicoli nella tratta La Maddalena – Palau.
CONSIDERATA la risoluzione adottata all’unanimità dalla IV Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Sardegna, n° 33 del 19 gennaio 2012, che invitava la Giunta regionale alla immediata adozione della citata delibera n° 48/63 del 1.12.2011
CONSIDERATA la risoluzione del Consiglio regionale della Sardegna, n° 10/8 del 26 gennaio 2012, che riprendeva integralmente la richiesta avanzata dalla succitata risoluzione della VI Commissione;
VISTA la Delibera del consiglio provinciale di Olbia-Tempio, n° 12 del 29 marzo 2012
VISTA la delibera del consiglio comunale di La Maddalena n° 8 del 10 marzo 2011 approvata all’unanimità e volta a rivendicare, nell’ambito dei collegamenti marittimi tra La Maddalena e Palau: il mantenimento dei livelli occupazionali, la riduzione delle tariffe per tutti i residenti in Sardegna, il mantenimento delle frequenze nei collegamenti da e per La Maddalena
VISTO l’Ordine del Giorno del Consiglio comunale di La Maddalena, approvato con deliberazione n° 36 del 28 maggio 2012, con cui si richiese 1) l’assegnazione alla Saremar di corse supplementari, con l’assunzione del terzo equipaggio, per ristabilire un livello minimo di normalità nei collegamenti, come stabilito dalla Delibera Giunta regionale 48/63 del 1/12/2011; 2) l’attivazione del servizio di collegamento marittimo residuale; 3) l’apertura immediata di un tavolo tecnico a La Maddalena, con la presenza dell’Assessore regionale ai Trasporti, al fine di evitare che la collettività veda leso il suo diritto alla mobilità; 4) l’immediata applicazione delle tariffe residenti a tutti i cittadini sardi; 5) la modifica degli intendimenti dell’Assessorato, volto alla privatizzazione della Saremar;
CONSIDERATA, la copiosissima corrispondenza con cui in questi anni il Comune di La Maddalena, in alcuni casi anche congiuntamente al Comune di Carloforte, ha inteso informare e sollecitare la Presidenza della Giunta Regionale, l’Assessorato regionale ai Trasporti, il Consiglio regionale, riguardo ogni singolo aspetto dell’intera problematica del diritto alla mobilità nei collegamenti marittimi tra La Maddalena e Palau;
VISTO il Decreto Legge n. 135/2009 convertito in legge 166/2009 (Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze) che stabilisce l’obbligo di privatizzare Saremar in conformità delle disposizioni nazionali e comunitarie, attraverso una procedura aperta e non discriminatoria;
VISTO l’accordo si programma Stato-regione del 3 novembre 2009 con cui si sancisce l’obbligo, per la RAS, di avviare la procedura di privatizzazione del Trasposto di cabotaggio marittimo regionale;
VISTA la Legge Regionale n° 15/2012 che ha disposto di avviare la gara di privatizzazione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della stessa;
VISTA la legge regionale 18/2013 che ha prorogato il suddetto termine al 31/12/2013 e la Legge regionale n° 7/2014 che ha prorogato la scadenza al 31/12/2014;
VISTA la situazione attuale della Società Saremar che, a quanto riferito dall’Assessore regionale Deiana ha chiesto al tribunale di Cagliari l’ammissione a un concordato fallimentare per l’impossibilità di far fronte ai propri debiti; Vista la mozione n° 113 del 03 febbraio 2015, presentata al Consiglio Regionale della Regione Autonoma della Sardegna, a firma Pizzuto Cocco e più avente per oggetto “problematiche relative alla privatizzazione della Saremar”, che questo Consiglio Comunale condivide nella sua interezza.
CONSIDERATO che il servizio svolto da Saremar ha carattere essenziale per la mobilità delle comunità di La Maddalena, Carloforte e Sarda in generale, non sostenibile senza sovvenzioni pubbliche, trattandosi di attività senza regime concorrenziale nell’arco di 12 mesi, pertanto di intrinseca diseconomicità che negli anni ha comportato il fallimento di numerose compagnie di navigazione private o la loro dipartita per evitare il fallimento.
RILEVATO che non sussiste alcun impedimento dell’Unione Europea a che il servizio pubblico venga svolto da società regionali in house.
VISTO lo Statuto di A.R.S.T. S.p.A.
CONSIDERATO che questo Consiglio comunale è sempre stato favorevole al mantenimento in mano pubblica della Saremar e sempre lo sarà qualora la normativa lo consenta;
VISTE alcune sentenze tra cui quella delle Sezioni Riunite della Corte di Cassazione n.26283 del 2013, del Tribunale di Verona del 17/12/2013 e del tribunale di Napoli del 09/01/2014 che escludono la possibilità che le società in house possano fallire e che a loro si applichi integralmente l’art. 1 comma 1 della Legge Fallimentare
il Consiglio comunale
CHIEDE
Che la Regione, vista la recente giurisprudenza in materia riguardo l’applicazione dell’art. 1 com. 1 della Legge Fallimentare alle Società in house, predisponga ogni atto opportuno volto ad ottenere la positiva definizione della procedura di concordato preventivo liquidatorio in modo da salvaguardare l’integrità aziendale. Al contempo, la Regione si adoperi affinchè venga modificato l’accordo Stato Regione del 2009 e sia consentito alla Società ARST o altra regionale di entrare nell’azionariato Saremar con quota di partecipazione sufficiente a garantire i debiti Saremar così da definire positivamente il concordato preventivo ed il ritorno in bonis di Saremar.
La mozione n° 113 del 03 febbraio 2015, presentata al Consiglio Regionale della Regione Autonoma della Sardegna, a firma Pizzuto Cocco e più avente per oggetto “problematiche relative alla privatizzazione della Saremar”, venga iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale utile, auspicandone la massima condivisione ed approvazione.
Che la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale, supportino in tutte le sedi, l’emendamento alla legge delega del Sen. Uras sulla continuità territoriale delle isole minori e la risoluzione del On. Pili in Commissione Trasporti.
Siano comunque salvaguardati i livelli occupazionali senza pregiudizio per nessuno dei lavoratori.
Che il servizio SAREMAR preveda un minimo di 28 corse e che venga imposto il doppio equipaggio sui due traghetti che svolgeranno il servizio, in modo da garantire livelli occupazionali anche superiori agli attuali;
Che si garantisca anche oltre i 12 anni previsti dall’attuale normativa, con risorse pubbliche, il contratto di servizio pubblico.
In via di urgenza sia sospesa ogni attività finalizzata alla predisposizione del bando di gara.
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