Comitato “Risarcire Maddalena”. Campagna contro i responsabili istituzionali dei danni ambientali ed economici causati dal mancato G8 de La Maddalena
Parte la raccolta di firme per l’azione legale e la richiesta di procedura d’infrazione alla Commissione europea.
Bonifiche, riconversione dell’intera area, gestione diretta dell’amministrazione comunale maddalenina, taglio verticale dei prezzi dei trasporti, candidatura de La Maddalena per il G8 2017
Come il peggior pirata della strada, lo Stato italiano ha prima investito La Maddalena con la promessa di uno sviluppo turistico ed economico per l’isola e poi, crollata l’illusione e creato un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile, è scappato lasciando macerie. Questo è stato il mancato G8, ultimo atto di una lunga serie di inganni, per la popolazione di una delle più belle isole del Mediterraneo: una promessa di rilancio turistico ed economico franata miserevolmente e un’intera popolazione lasciata sola a pagare lo scotto di questa spudorata retromarcia. Ad oggi, salvi alcuni interventi “spot” niente è più stato fatto. Il Mita Center e tutti gli altri edifici versano in stato di totale abbandono e l’area a mare attende bonifiche mai realizzate.
Governo, Regione Sardegna e Comune di La Maddalena devono rispondere sui modi in cui sono stati implicati nell’intera vicenda. Da qui nasce la volontà del comitato “Risarcire Maddalena”, che vede insieme Italia Nostra, ProNatura e singole personalità, di intraprendere un’azione legale che dia un nome e una giusta punizione ai responsabili, e di farlo coinvolgendo l’intera cittadinanza di La Maddalena attraverso una raccolta di firme e adesioni a sostegno della Petizione “contro lo Stato per il danno ambientale ed economico provocato dal mancato G8”.
Ma quale risarcimento per La Maddalena?
Le bonifiche sono il primo punto nell’elenco di atti necessari a sanare una così grande inadempienza, poiché coinvolgono, oltre che il bene naturalistico de La Maddalena con la sua possibilità di rilancio sul mercato internazionale del turismo sostenibile, anche la salute dei suoi cittadini, colpiti, non si sa bene fino a che punto, dall’inquinamento dell’intera area a mare e a terra.
Il secondo passaggio necessario a sanare il danno riguarda la riconversione, valorizzazione e rilancio dell’intera area G8 trasformata in moderno polo nautico e cantieristico, riportando il bene nelle mani della cittadinanza con il ritorno ad una gestione diretta da parte dell’amministrazione comunale maddalenina.
Ma per un rilancio turistico duraturo ed una piena ed efficace valorizzazione cantieristica è necessario agire sui prezzi proibitivi dei trasporti che dissuadono qualsiasi buona intenzione a visitare l’Arcipelago e che mortificano i movimenti di turisti e pendolari. Non cercare di calmierare i costi dei traghetti pregiudica qualsiasi progetto di sviluppo locale e rende vano l’impegno di chi sull’isola contribuisce, con attività turistiche e di commercio, all’economia della città.
Questa richiesta, dunque fa parte, di diritto, dell’elenco di proposte che il Comitato avanza per un giusto risarcimento del danno.
Stabiliti i punti imprescindibili, il Comitato candida La Maddalena ad ospitare il G8 del 2017, ritenendo la cittadina in cima alla lista dei luoghi idonei, visto il fatto che già in passato, era stata scelta per ospitare i Grandi della Terra.
Per il Comitato “Risarcire Maddalena”: Enza Plotino, Lucia Spanu (Italia Nostra), Tommaso Gamboni (ProNatura), Gabriele Rabuini e i ragazzi del Gruppo L’altra Isola – La Maddalena 2.0, Veronica Corso.
Hanno già aderito all’iniziativa: Italia Nostra, ProNatura, Greenitalia, Anna Donati, Monica Frassoni, Paolo Maddalena, Edo Ronchi, Francesco Ferrante, Paola Gargiulo,Ciro Pignatelli
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