Gradito ritorno a Montecitorio per Mara Lapia, già deputata e componente della Commissione affari sociali e sanità della Camera nella scorsa legislatura che, questa mattina, ha ricevuto per il secondo anno consecutivo il Cancer Policy Award, in una edizione giunta ormai alla quarta edizione. Il forum composto da 43 associazioni di pazienti denominato “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che annualmente conferisce il prestigioso riconoscimento a chi tra i politici si distingue per il suo impegno contro il cancro, ha reso note le motivazioni della scelta nel corso della cerimonia, che si è svolta nella sala della Regina della Camera alla presenza del presidente Lorenzo Fontana e della sottosegretaria Paola Frassinetti: Mara Lapia è stata premiata “per aver portato in Parlamento, con approvazione unanime e bipartisan, la mozione che ha ufficialmente impegnato l’Italia ad aderire al Piano europeo contro il cancro e, inoltre, per l’impegno a favore della presa in carico e della cura dei pazienti oncologici, in piena armonia con quanto contenuto nell’Accordo di Legislatura 2022/2027 promosso dal Gruppo e sottoscritto da tutti i partiti politici”.
“Ricevere per il secondo anno consecutivo il Cancer Policy Award è per me motivo di grande orgoglio – ha dichiarato l’ex parlamentare sarda al termine della cerimonia. Si tratta di un importante riconoscimento che arriva dalle associazioni dei malati e che suggella il mio impegno a sostegno dei pazienti portato avanti per l’intera durata del mio mandato. Impegno che- prosegue Lapia -intendo portare avanti anche fuori dal Parlamento in nome dei 3milioni e 600mila di pazienti oncologici italiani con la mia azione politica in seno ai Riformatori sardi”. Con il conferimento del premio viene riconosciuto l’impegno dell’ex deputata a favore della presa in carico e cura dei pazienti oncologici, in piena armonia con quanto contenuto nell’accordo di legislatura 2022/2027 promosso dal gruppo di associazioni e sottoscritto da tutti i partiti politici. “Occorre portare la cura dei pazienti oncologici sul territorio, cosa – conclude l’ex parlamentare – che in Sardegna, come ampiamente testimoniato dalla chiusura del servizio nel poliambulatorio di Siniscola, non sta accadendo. Il mio impegno, ancora una volta, è volto a scongiurare che i pazienti rimangano senza assistenza nella loro lotta quotidiana contro la malattia”.
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