Non possiamo che condividere tutta la rabbia di coloro che puntualmente inviano le segnalazioni alle autorità competenti e al nostro whatsapp. Le decine di foto si commentano da sole. Iniziamo a parlare dei cavi tarozzati, sistemati cinque volte a Cala Granara (da privati), a Santa Maria (due volte tagliati, con un presunto colpevole), a Budelli (vedi foto), che significato hanno sugli scogli e lo stesso discorso vale per Nido D’Aquila. Poi vogliamo parlare della spiaggia Rosa? Un incidente di percorso con un tender (cosi è stato dichiarato), a traino di una barca a vela, ha tranciato i cavi tarozzati sistemati nella cala ‘costringendo’ l’imbarcazione a gettare l’ancora. Provvidenziale l’intervento di una ditta specializzata che ha trainato l’imbarcazione fuori dalla zona vietata. Inoltre, il sempre disponibile Luca Alfonso (dipendente Ente Parco e volontario di Un arcipelago senza plastica) è dovuto intervenire per riparare il danno (vedi foto).
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