Ora che il banchiere neozelandese ha rinunciato all’isola dei sogni, il Parco diventerà proprietario dell’isola. Ma come verrà gestita? Ce lo chiediamo perchè gli esempi di gestione di fabbricati e terreni da parte degli enti pubblici, non sempre sono incoraggianti. Senza andare lontano, basta ricordarci degli edifici del G8 e i casermoni di Testa della Strega e di Zavagli. Probabilmente servirà trovare qualche investitore privato disposto a spendere i suoi soldi su Budelli, per aiutare il Parco. Oppure si potrebbe aprire la gestione alle associazioni ambientaliste come il WWF (che sembra molto interessato) o ad altre. Ma anche lì, la domanda è la stessa: chi mette i soldi? Si potrebbe fare una colletta pubblica. Ma bisognerebbe avere la garanzia che la colletta funzioni a tempo indeterminato. Se funziona per un anno e poi si interrompe, il problema sarebbe solo rimandato.
Non ci resta che aspettare, e sperare che Budelli non faccia la fine dell’Ospedale Militare e dell’Ex Arsenale.
Il Gabbiano corso
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