È stato avvistato intorno alle dieci del mattino, in prossimità dell’Isola di Razzoli, da un dipendente dell’Ente Parco un delfino in evidente stato di difficoltà. La sorpresa per il soccorritore è stata quella di scoprire le cause del mal’essere dell’animale: mortalmente ferito da una fiocina. Il delfino, ancora in vita al momento del ritrovamento, ha resistito alla grave ferita riportata per poco più di un’ora nuotando stentatamente nelle acque in prossimità del faro, per poi lasciarsi morire sotto gli occhi dei soccorritori. Immediatamente, sono state attivate dall’Ente Parco le procedure per il recupero della carcassa dell’animale, collegate al tentativo di cogliere qualsiasi informazione che consentisse di risalire ai responsabili del gesto sconsiderato.
«Un gesto barbaro che qualifica chi lo ha commesso – sottolinea il Direttore dell’Ente Parco Ciro Pignatelli – e che evidenzia ancora una volta le difficoltà nel recepire valori essenziali del rispetto della natura e degli animali da parte dell’essere umano. La brutalità dell’episodio e l’inutilità del gesto ci obbligano ad una riflessione rispetto a quanto sia ancora lungo il percorso da fare nell’ambito dell’educazione e della tutela ambientale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA -
I commenti sono disabilitati