Di Antonello Sagheddu
Per anni, cominciando dalle riprese del 2008 in nostro possesso, vi abbiamo informato e documentato su quanto accadeva dentro e fuori dello scatolone dell’Opera Pia. Anni di foto e documenti vari, compreso l’acquisto di poltrone da 400 euro l’una, luci accese e strane riparazioni sul tetto. Ci hanno criticato, e non solo, altri hanno rinunciato a parlarne (che strana l’informazione isolana), oggi, nostro malgrado abbiamo avuto la conferma da Gianluca Cataldi che c’è il rischio che il 31 dicembre 2015, nel caso non si riesca a terminare la struttura in questione, che l’amministrazione Montella possa lasciare il Comune. Di conseguenza arriverebbe il commissario prefettizio. Pertanto, sulla questione Opera Pia è vero che la norma prevede, in caso di non conclusione dei lavori e collaudo entro il 31 di dicembre è previsto, lo scioglimento del consiglio. Non si possono candidare, per dieci anni, coloro i quali, accertate le cose, vengono ritenuti responsabili, oltre alle tasse che ci saranno per restituire i soldi alla comunità europea (si dovrà restituire sei milioni di euro). Altro che chiacchiere. Qualcuno ha ancora il coraggio di parlare?
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