Di Maria Pia Zonca
A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale, della Legge di Riforma della Sanità sarda (Legge Regionale n. 23 del 17 novembre 2014) ho presentato insieme ai colleghi Cataldi, Tollis ed Olivieri, una mozione relativa proprio alla Sanità e ai rischi che potrebbe correre il nostro Ospedale, alla luce della suddetta riforma.
Non essendo l’argomento iscritto tra i punti all’Ordine del Giorno che si dovevano discutere nella seduta di ieri 24.11.2014, assieme ai firmatari ho chiesto di votarne l’urgenza.
La maggioranza, insieme a parte dell’opposizione (gruppo Pedroni), non ha voluto votare l’urgenza della mozione, obiettando che le firme dei consiglieri sottoscrittori erano quattro e non cinque, così come previsto dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.
Ora, è vero che il Regolamento all’articolo 51, comma 1, prevede che: “La mozione consiste in un documento motivato, sottoscritto da almeno un quinto dei Consiglieri…”, ma spiace dover innanzi tutto constatare come il Regolamento venga tirato in ballo dalla maggioranza e certa minoranza solo “a convenienza”, così come ritengo che l’argomento, vista la sua importanza, avesse l’urgenza per essere discusso.
Purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Nonostante le ripetute richieste, ed un primo sì del Presidente Bargone alla lettura, si è vietata la prosecuzione della stessa.
Nella prossima seduta Consiliare, come da Regolamento (anche se è da vedere, se nella prossima adunanza, l’applicazione del Regolamento piacerà alla maggioranza) la mozione dovrà essere discussa all’inizio della seduta (articolo 52 del Reg.) nella speranza, però, che non succeda come per la delibera sui trasporti marittimi, presentata sempre dalla minoranza che, nella seduta del 27 ottobre u.s., chiese di votarne l’urgenza e anche in quell’occasione venne respinta dalla maggioranza e dalla solita parte della minoranza.
Per notizia, nella seduta di ieri, la proposta di delibera sui collegamenti marittimi, che doveva essere inserita ai primi punti dell’Ordine del Giorno, è stata invece inserita all’undicesimo punto (alla faccia del Regolamento).
La questione relativa al nostro Ospedale e alla Sanità territoriale non può attendere, né può andare di pari passo con certi ostruzionismi. Occorre far presto prima che ci si trovi un giorno, a “chiudere la stalla, con i buoi che sono appena scappati!”.
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