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LA MARINA MILITARE A LA MADDALENA PER EFFETTUARE LA RICOGNIZIONE DEI FONDALI DEL PORTO IN PROSSIMITA’ DELL’EX ARSENALE.

foto pinoUltimata la prima fase di ricognizione dei fondali delle acque antistanti l’ex Arsenale di La Maddalena.
Il 18 ottobre il cacciamine Rimini della Marina Militare, ha completato le operazioni di verifica/controllo dei fondali delle vie di accesso al porto, propedeutiche alla successiva bonifica.
L’intervento si inquadra nell’ambito di un’ importante collaborazione fra la Marina Militare, la Regione Sardegna e le Autorità Locali, finalizzata alla realizzazione di un più ampio progetto di bonifica dell’area.
Lo scopo è quello di verificare l’assenza di potenziali pericoli per la navigazione, siano essi naturali, ad esempio rocce, o artificiali, quali vecchie attrezzature portuali.
Con l’occasione è stata condotta parallelamente una verifica della presenza e dell’estensione di praterie di posidonia, dati importanti sia come indicatori ambientali della qualità delle acque che per l’aggiornamento
delle informazioni in possesso dell’Istituto Idrografico della Marina Militare.
La nave Rimini appartenente alla classe “Gaeta” dei cacciamine costieri (Mine Hunter Coastal, MHC) del Comando Forze di Contromisure Mine e delle Forze Ausiliarie, grazie ai sistemi di scoperta subacquea e di
geolocalizzazione ed all’utilizzo dei ROVs (Remoted Operated Vehicle), Pluto GIGAS e Pluto PLUS ha fornito un contributo attivo alle operazioni di preparazione alla bonifica dell’area di accesso al porto.
Il risultato ottenuto è una mappatura del fondale dotata di immagini, localizzazione e identificazione degli oggetti presenti sul fondo.
L’attività avviata dal cacciamine Rimini, sarà presto condotta e completata da altre navi idrografiche della Marina Militare.

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