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Galleria Finche' la barca va, lasciala andare

fotonewsgrande1di Francesco Nardini

Caro Antonello,

ne abbiamo parlato ieri, ne possiamo parlare oggi e (spero di no!) ne riparleremo durante l’estate. La stagione a La Maddalena comincia male. Non dico ‘come sempre’, dico ‘male’. Sì perché tu stesso, che ti interessi di ecologia, mi hai fatto notare che le nostre spiagge più frequentabili dell’isola madre sono pieni di residui che fanno davvero una brutta figura. Ovvero, ce la facciamo tutti, la brutta figura, perché vedere pezzi di legno, residui di barche in legno o in resina, pezzolame vario, non è un spettacolo travolgente. Anzi. Così mi hai pure detto che ti hanno riferito che, a conti fatti, ci sono almeno sessanta residui abbandonati un po’ qua e un po’ là. Beh, permettimi di dire che non sono molti, visto come vige l’incuria annosa sul nostro territorio. Non sono mica solo le barche rotte a mostrarsi con il loro spettacolo sporco. E il pattume lasciato in giro dappertutto dove lo metti? Con il tuo web notice fai un bel servizio di educazione civica. Anche giornalismo di un certo tipo. E puoi dimostrare con eloquenti foto che quello che andiamo dicendo è verità. Dove abito io (Parco Padule) sulle spiaggette albergano bei fasciami di barca semidistrutte dagli elementi. Tu sai bene quante volte l’ho fotografate e trasferite su riviste e giornali. Non te le devo spedire. Ce l’hai già. Anche tu vai spesso in giro con una macchina fotografica. Non hai che l’imbarazzo della scelta. Così, se hai spazio inseriscile quelle foto, ma non per fare un ‘favore’ a me che sono del luogo, perché queste spiaggette sono trattate (male) alla stessa maniera delle altre, ma per farci mettere l’occhio a tutti. Chissà che … . Ma ora ti chiedo, qual è la ragione per cui questi residui – fotografati e rifotografati, passati anche sulla stampa, ecc – non sono raccolti? La nostra fortuna sta nella bellezza dei litorali. Se non sappiamo mantenere la pulizia nei litorali credo che non abbiamo capito nulla di come si gestisce l’ambiente e, anche (il che non fa male) come si gestisce il rientro economico che una presenza pulita può dare a tutti noi. Non capisco, ad esempio, perché nei contratti che si fanno per la raccolta dei rifiuti solidi urbani non si possa inserire anche la pulizia delle spiagge dai residui di legno, plastica, resina o altro. Non mettiamola sempre sul ‘non ci sono i soldi’! Anche quando c’erano i soldi era lo stesso. Mi risulta che agli ospiti non maddalenini si faccia pagare un piccolo balzello per l’entrata nel territorio? Come dovrebbe essere speso questo balzello, e in tasca a chi va? Come si utilizza? Sarebbe il caso che l’assessore competente ce lo spieghi, e magari ci spieghi anche perché le spiagge devono mostrare questo brutto volto. In fondo noi non siamo contro nessuno, né a favore di nessuno. Ci basterebbe capire, così, la prossima volta – una volta compreso bene l’ingranaggio dei perché – potremmo anche arrischiarci a dare qualche suggerimento … . Altrimenti, ahimé, altro non possiamo fare che prendere nota del ‘brutto che c’è’. E denunciarlo.

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