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TORNANO A LA MADDALENA I VOLONTARI DI UNITI PER I DIRITTI UMANI.

Riceviamo e pubblichiamo

I libretti sulla Dichiarazione Universale sono stati distribuiti nelle strade del centro.  Dopo un breve periodo di assenza, nella giornata di domenica 23 luglio, sono riprese le attività dei volontari di Uniti per i Diritti Umani a La Maddalena che, con la distribuzione di libretti contenenti i 30 articoli della Dichiarazione Universale, hanno inteso riproporre all’attenzione della comunità un argomento sempre di attualità. È stata una distribuzione capillare nelle strade e negozi del centro, già frequentato da numerosi turisti. Che si incontri un turista o un cittadino locale, l’argomento è sempre particolarmente interessante sia per chi si erge a paladino in difesa dei diritti, sia per chi li vede come una possibile “rinuncia” personale a qualcosa di già acquisito. Non tutti sanno che i 30 articoli della Dichiarazione Universale sono i diritti promulgati all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1948, all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale. Un conflitto barbaro che ha causato oltre 50 milioni di morti, 3 milioni di dispersi, 35 milioni di feriti e invalidi permanenti, milioni di orfani, vedove e famiglie distrutte. Una catastrofe umanitaria che ha spinto gli illuminati legislatori presenti nell’Assemblea a mettersi attorno ad un tavolo e individuare i Diritti fondamentali di ciascun essere umano, senza distinzione di ceto sociale, cultura, etnia o credo religioso, affinché non succedesse mai più. Purtroppo, la storia ci insegna che le cose non sono andate così. Se è vero che non si è più verificato un conflitto di tali dimensioni, è altrettanto vero che in questo momento sono in corso ben 59 conflitti più o meno estesi, che coinvolgono decine di nazioni in guerre cosiddette “civili” o conflitti ben più gravi e pericolosi per l’escalation che potrebbero innescare, come quello tra l’Ucraina e la Russia. Una situazione che Papa Francesco ha definito “una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”. Parlare di rispetto dei Diritti Umani, quindi, non è fuori luogo anche in tempo di vacanze. Sono tante le situazioni in cui ci imbattiamo tutti i giorni in cui i diritti vengono negati: diritto al lavoro, allo studio, alla salute, alla democrazia, a una vita dignitosa, di parola e asilo, di culto, ecc, ecc. È importante sensibilizzare le persone su questo argomento, per rivitalizzare lo spirito di solidarietà necessario per vederli realizzati. Prima di tutto deve crescere nella società la cultura del diritto nei confronti di chi ci circonda.

 

“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Indispensabile farli vivere nelle nostre azioni quotidiane; farli conoscere e non tollerare le ingiustizie nei confronti di nessuno. “Come avrei reagito se lo avessero fatto a me?” Una onesta risposta a questa domanda e la conseguente azione, sarebbe un modo efficace per contribuire a creare un mondo migliore.

Info: www.unitiperidirittiumani.it  

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