Il Testo unico dei doveri del giornalista (art2) stabilisce che è diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti. Sul rispetto della personalità altrui il codice deontologico della professione torna poi anche in altri articoli, tutti significativi. Martedì prossimo, 23 maggio, dalle 14.00 alle 17.00, nella Sala conferenze “La Nuova Sardegna” a Predda Niedda Strada 31, si svolgerà su questi temi il seminario dal titolo “L’orgoglio e i pregiudizi. Informazione rispettosa delle persone LGBTQ+”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna in collaborazione con il Corso di laurea in Comunicazione pubblica e professioni nell’ambito del “Maggio della comunicazione”. dell’informazione dell’Università di Sassari. Si tratta di un corso di formazione che intende soffermarsi su diritti delle persone definite LGBTQ+ (lesbica, gay, bisessuale e Transgender) persone sottoposte spesso ad un trattamento discriminatorio e omofobico, nei mezzi di comunicazione e coinvolti in una narrazione caratterizzata da luoghi comuni, stigmi e stereotipi inaccettabili che producono comportamenti negativi da parte una quota della popolazione. I giornalisti (e non solo loro) necessitano di una formazione che consenta di prendere coscienza del loro ruolo nello sviluppo dei fenomeni sociali, nel rispetto delle regole della professione. Interverranno: Francesco Birocchi, Presidente ODG Sardegna; Romina Deriu, Presidente Corso di laurea in comunicazione pubblica e professioni dell’informazione; Vannalisa Manca, Ordine dei giornalisti della Sardegna; Maria Francesca Fantato, Associazione noiDonne 2005 (coordinamento Progetto AAA-MOS: ascolto, accoglienza, assistenza Lgbtq+); Diego Lasio, Dipartimento Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari; Antonella Brianda, Giulia Giornaliste Sardegna e Massimo Mele, Movimento omosessuale sardo. Ai giornalisti partecipanti verranno riconosciuti cinque crediti formativi.
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