Come affermato da Antonello Sagheddu in un articolo del precedente numero di Liberissimo, stiamo assistendo ad una lunga sequela di spudorate e vergognose bugie e promesse dal solito sapore della presa in giro, insomma una vera e propria telenovela. di Salvatore Faggiani Nella totale e assoluta indifferenza delle istituzioni nazionali e regionali in primis e in subordine e non meno grave di quelle locali, l’Ospedale cittadino continua a vivere una situazione tragicomica come avviene nelle odierne telenovele, ma con una sostanziale differenza qui si gioca sulla salute e sulla pelle di noi isolani! Si gioca su una cruda e drammatica realtà, non certo caratterizzata da una trama di un accentuato sentimentalismo come avviene nei teleromanzi; ormai è una storia artificiosamente complicata e protratta nel tempo che sta devastando la popolazione indigena che si sente sempre di più abbandonata e violentata da una politica discriminatoria che rasenta una vero e proprio atto di razzismo…..sanitario! Non si tiene conto della cosa più importante e cioè della vita! La casta politica continua a dimenticare che La Maddalena è un’isola e pertanto considerata, sotto l’aspetto sanitario, zona disagiata e per legge ha diritto ad avere una propria autonomia sanitaria atta a permettere un diritto sacrosanto e costituzionale: la salute. Questa casta dimentica che l’ospedale a La Maddalena esiste dal 1970 ed è una conquista degli amministratori di allora che non possono cancellare con argomentazioni immotivate e prive di logicità. Soprattutto è ora di finirla con le solite banali e pinocchiesche bugie e con le rituali promesse elettorali perché ne abbiamo le cosiddette “palle piene”, cari politici non siete più credibili e degni di considerazione. Chiudere il “Paolo Merlo”, come di fatto state facendo, per ragioni economiche più che per modificare l’offerta assistenziale è illogico e anacronistico. Le risorse disponibili non dovrebbero condizionare il destino del nostro ospedale, ma sono le funzioni affidate che devono determinare l’adeguatezza delle risorse ed il mantenimento delle competenze necessarie. E in questa operazione è insita la migliore attribuzione e gestione di risorse. NOI MADDALENINI, ANCHE SE STANCHI E PROVATI MORALMENTE, NON CI ARRENDIAMO!
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