RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“La ricostruzione dei fatti è presentata dai ricorrenti in modo del tutto strumentale al fine di dimostrare l’inopportunità delle nomine impugnate”. Con queste parole il Ministero dell’Ambiente si esprime all’interno della sentenza n. 1805/19 del Consiglio di Stato con la quale viene respinto il ricorso del Sindaco di La Maddalena contro gli organi di indirizzo del Parco Nazionale. Una sentenza che demolisce, punto su punto, ogni obiezione dell’avvocato Montella ritenendo, al contrario, che le nomine del Presidente e del Consiglio Direttivo siano avvenute “in conformità alla normativa di cui alla L. n. 394/91 garantendo la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa, in conformità con i principi di cui all’art. 97 della Costituzione e di cui alla L. n. 241/1990”. Una battaglia legale che è durata oltre un anno e che ha rappresentato il primo segno di ostilità del Sindaco nei confronti della nuova amministrazione del Parco Nazionale. Un’ostilità che potrebbe definirsi, alla luce delle motivazioni della sentenza, squisitamente politica. Non una, infatti, delle contestazioni avanzate dal Comune è stata ammessa; cosa singolare se si considera l’esperienza del Sindaco in fatto di tribunali e carte bollate. Ma tolta la soddisfazione della piena e completa legittimazione degli organi di indirizzo di Via G. Cesare resta il rammarico del tempo perso – e dei soldi spesi – per portare avanti una guerra che ha stancato l’intera comunità isolana. Il Sindaco, in altri tempi e saggiamente, invitava Parco e Comune a seppellire l’ascia di guerra. Oggi, dopo aver perso il ricorso, tornerà a pensieri di pace o riaccenderà i cannoni? Da parte del Parco rimane fissa e immutata la volontà di collaborare, con rispetto e lealtà, nell’interesse di tutti. In tal senso gli ultimi mesi di mandato dell’amministrazione comunale in carica potranno essere utili per mettere in cantiere opere e progetti capaci di migliorare le condizioni di vita di chi abita il nostro amato Arcipelago. IL PRESIDENTE E IL CONSIGLIO DIRETTIVO
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