Nella nostra lunga esperienza di informatori (31 anni), siamo sempre stati abituati a scrivere dopo aver ascoltato i diretti interessati. In qualche circostanza, rarissime volte, se è stato commesso qualche errore non abbiamo avuto problemi a fare le dovute precisazioni o a chiedere scusa. In questa circostanza, dopo essere stato contattato da un dipendente del Parco, ci teniamo a chiarire come sono andate realmente le cose. Nel pomeriggio di lunedì, erano circa le 16,00, abbiamo ricevuto una telefonata dal Presidente del Parco che ci avvertiva del crollo dei soffitti negli uffici autorizzazioni. La prima cosa che abbiamo chiesto se si era fatto male qualcuno: “No, è successo durante il week end”. Ho concordato di poter andare subito a fotografare l’accaduto e verso le 16.30/16,45 ci siamo recati sul posto dove ci attendeva il Presidente del Parco. Non c’erano le chiavi e pertanto abbiamo provato a fotografare attraverso i vetri, foto che per il riflesso (lo possiamo dimostrare), non potevano essere utilizzate. Di li a poco sono arrivate le donne delle pulizie e il Presidente chiese se erano in possesso delle chiavi: le signore risposero positivamente. Entrati dentro la struttura scattavo delle foto e chiedevo informazioni, che mi sono state date. Informazioni, che non corrispondevano alla realtà. Infatti, gli impiegati erano stati spostati preventivamente in altri locali e affidati urgentemente i lavori a una ditta. Gli intonaci che si sono staccati dal soffitto sono stati preventivamente fatti cadere dalla ditta che ha ricevuto l’incarico dall’Ente. Fammi credere che era accaduto nel week end ha portato il sottoscritto a scrivere che i dipendenti sono stati fortunati.
Ci tenevamo fare questa precisazione per correttezza verso i nostri numerosi lettori e da oggi cambierà la musica.
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