AMBIENTE: MIO DIO COME SIAMO CADUTI IN BASSO.
Nei giorni scorsi, per citarne qualcuno, su certa stampa sono apparsi articoli con foto direttamente confezionati dai protagonisti, poi pubblicati da quello che dovrebbe essere un informatore imparziale. Noi di Liberissimo, impegnati a proteggere l’ambiente da oltre 30 anni, e molti altri cittadini maddalenini, abbiamo dedicato amore, tempo e denaro senza mai richiedere spazi giornalistici per metterci in mostra, ne abbiamo un archivio pieno di iniziative volontarie portate a termine, anche quelle rivolte a persone meno fortunate di noi. Così vale anche per l’ambiente. Infatti, sono centinaia le segnalazioni inviate dalla nascita del Parco ad oggi, mai avuto un riscontro se non quella che riguardava una discarica a Santo Stefano di oltre 20 anni fa. Un riscontro che tutti conoscevano ma che l’Ente Parco, dopo aver letto Liberissimo, con una lettera inviata a tutti gli enti preposti ‘informava’ di aver saputo di questa discarica, sicuramente per tutelarsi. Infatti, i Vigili Urbani hanno chiesto una dichiarazione al sottoscritto che, si presentava presso gli uffici in questione mostrando delle foto del 1992. Strano che il Parco possa mettere a disposizione una persona preposta (ambiente) per un ‘inventario’ sulle discariche. Ci risulta che circa tre mesi fa una ragazza abbia telefonato proprio al Parco per segnalare una vergogna a Carlotto (già segnalata da Liberissimo due anni prima, possiamo documentarlo), e non risulta, da quello che ha scritto poi su facebook e alla mia posta personale, che il Parco sia mai intervenuto. Ci domandiamo quali siano i reali compiti degli addetti all’ambiente visto e considerato che ‘chiedono’ aiuto a un gruppo o associazione per scoprire i disastri ambientali. UN ESEMPIO? NEL MESE DI AGOSTO O SETTEMBRE ABBIAMO SEGNALATO UNA PICCOLA DISCARICA NEL ‘PARCHEGGIO’ DELLA STRADINA CHE CONDUCE A CALA COTICCIO (BOMBOLA, PLASTICA ETC.), DOPO MESI L’ABBIAMO RITROVATA SEMPRE ALLO STESSO POSTO, ESCLUSA LA PLASTICA E BOTTIGLIE. DUNQUE NON CI RACCONTATE FIABE. NOI POSSIAMO DOCUMENTARE TUTTO, VOI?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Registriamo ‘positivamente’ l’iniziativa di alcuni ragazzi che in questi giorni si sono dedicati alla pulizia di alcuni spazi del nostro territorio deturpati da spazzatura e inerti. Meno positivo, a nostro avviso, è l’esibizionismo che appare da queste azioni, che squalifica sotto certi punti di vista, le azioni stesse. Abbiamo anche saputo e apprezzato molto che cittadini comuni abbiano spontaneamente dedicato tempo alla pulizia del territorio senza ricercare un consenso elettorale ne giornalistico. L’hanno fatto per il piacere di farlo. Questo per noi è il giusto spirito.
Ci hanno insegnato da bambini che le buone azioni si compiono senza ricercare pubblicità e visibilità ed è per questo che invitiamo i ragazzi a non farsi coinvolgere nell’errore che commette il loro ‘Don Chisciotte’ che invece intende lucrare intorno a queste azioni.
Quando poi osserviamo che il Parco Nazionale offre collaborazione con proprio personale dipendente siamo alla beffa finale.
Questo Parco Nazionale che agisce in questo territorio, che conosce le problematiche dell’inquinamento ambientale, anche grazie alle nostre segnalazioni, non fa NIENTE per dare le risposte concrete di tutela ambientale sono di propria esclusiva competenza istituzionale. Cosa fa? Leggiamo sulla stampa: Appoggia i ragazzi. Siamo alle barzellette finali.
In un sistema così complesso, rappresentato da un territorio, arcipelago, che dovrebbe prevedere iniziative ordinarie e straordinarie concrete finalizzate alla tutela dell’ambiente, attraverso l’impiego di risorse economiche, risorse umane per i controlli e gli interventi di pulizia, il Parco non fa niente. Provvedono i cittadini.
Ma allora, ci domandiamo, a cosa ci serve un Parco??
Ci viene in mente una parola: VERGOGNA.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Caro Antonello, non mi sono mai sognato di inviare foto o segnalazioni sulle buste di rifiuti, bidoni e materiale vario che ho caricato sulla mia auto e portati all’isola ecologica. E’ vergognoso anche che il Comune possa accettare simili articoli senza rispondere a questi personaggi, compreso il ‘nostro’ Parco.
Da oggi in poi chiamerò il giornalista a togliere i rifiuti per strada, che in alcune circostanza non vedeva neanche quelli vicino casa sua.
Ciao
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