INTERROGAZIONE ZANCHETTA, sulla necessità di scongiurare il rischio del verificarsi di ulteriori disservizi ai danni della sanità di La Maddalena a seguito del prossimo pensionamento della responsabile del reparto di nefrologia e dialisi e di medici e personale infermieristico del “Paolo Merlo”.
Il sottoscritto Consigliere,
APPRESO CHE: è ormai imminente la data della cessazione dal servizio della responsabile del reparto di nefrologia e di dialisi dell’Ospedale “Paolo Merlo e sono previsti ulteriori prossimi pensionamenti di personale medico e infermieristico in tutti i reparti, andando ad aggravare la mancanza cronica di personale, cui si aggiunge quella di strumenti, farmaci e altri materiali indispensabili per il funzionamento del presidio ospedaliero;
RILEVATO CHE: le sistematiche chiusure di reparti e sospensione di servizi (chirurgia, punto nascita, pediatria, oncologia, camera iperbarica) per decenni validamente assicurati dal “Paolo Merlo”, già stanno costringendo gli ammalati, anche oncologici, le donne in stato di gravidanza e partorienti, i bambini e la generalità di quanti vivono stabilmente o temporaneamente a La Maddalena (oltre 11mila residenti cui si aggiungono circa 100mila presenze nei mesi estivi) che necessitano di cure e assistenza sanitaria, a riversarsi ad Olbia, in un ospedale sempre più congestionato e ormai al collasso;
PRESO ATTO CHE: in aggiunta alle criticità che pregiudicano qualità e funzionalità dell’assistenza ospedaliera nell’area socio sanitaria di Olbia, i tagli alla spesa colpiscono anche le strutture private convenzionate, in affanno perchè chiamate a garantire, nonostante i ritardi nei rimborsi e le pesanti riduzioni operate dall’ATS sul tetto di spesa, la crescente richiesta di salute della popolazione che non trova risposte nel servizio pubblico;
DENUNCIATO CHE: lo sciagurato smantellamento della sanità maddalenina -ma stessa sorte subiscono tutte le aree disagiate della Sardegna- il cancellare i diritti alla salute sanciti in Costituzione a tutela dei cittadini più deboli, crea crescenti lacerazioni e costi sociali altissimi, ridimensionando proporzionalmente, se non vanificando, le “economie” realizzate al prezzo di tagli indiscriminati, operati senza considerazione e discernimento per le condizioni antropologiche e geografiche della regione;
CHIEDE
di interrogare l’Assessore della Sanità per sapere:
– se non ritenga indifferibile avviare con l’ATS e l’ASSL una attenta verifica sulle criticità emerse nel funzionamento e nelle prestazioni erogate nell’Area Socio Sanitaria Locale di Olbia dal sistema ospedaliero pubblico, quasi totalmente incentrato sul “Giovanni Paolo II”, inadeguato a sopperire alle crescenti richieste conseguenti al dissesto dei presidi di La Maddalena e Tempio;
– quali provvedimenti voglia assumere con auspicabile urgenza al fine scongiurare ulteriori tagli ai danni della sanità di La Maddalena e quali garanzie intenda fornire per fugare legittime preoccupazioni e crescenti timori sull’eventualità che i prossimi pensionamenti di personale medico e infermieristico, in particolare della responsabile del reparto di nefrologia e di dialisi dell’Ospedale “Paolo Merlo, possano determinare la sospensione -che non potrebbe essere sopportata neppure per tempi brevissimi- dei pochi servizi sanitari rimasti.
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