Come in passato il Palazzo, guarda caso stesso Sindaco e quasi stessa Giunta, si è preoccupato di fare ai maddalenini fervidi auguri di buon Natale.
di Salvatore Faggiani –
Ci risiamo. Ancora una volta l’Amministrazione ha pensato bene di far passare un sereno Natale ai maddalenini. Qui non si vuole mettere in discussione la Tares, già aspramente e giustamente criticata a livello nazionale, ma si vuole sottolineare nuovamente il poco simpatico atteggiamento dell’Amministrazione nei confronti del popolo maddalenino. Come consuetudine l’ultimo boccone amaro, in ordine di tempo, è stato offerto dal Palazzo a pochi giorni dal Natale, la festa più bella. La festa che unisce tutti, ricchi e poveri, sani e malati, giovani ed anziani, in un comune sentimento: la serenità e l’amore. Sentimento già turbato dal momento politico, economico e sociale nazionale non certo propizio, viste le emergenze di interesse più ampio e la nuova ondata di violenza e tragedia che si riversa quotidianamente sul territorio nazionale. Ebbene di questo stato depressivo in cui versa l’isola, la nostra impareggiabile Amministrazione ha pensato bene di risollevare lo stato d’animo indigeno inviando gli……auguri di buon Natale, sotto forma dei consueti e antipatici errori o accertamenti errati, in passato con l’acqua, nel calcolo delle cartelle di pagamento della Tares. E’ doveroso sottolineare che l’Assessore alle Finanze, Dr. Nicola Gallinaro, è intervenuto in merito con un comunicato dove, nel riconoscere gli errori per un problema nel rilevamento informatico, ha invitato i cittadini a controllare i documenti e verificare la correttezza o meno dei dati e comunicare gli eventuali errori all’Ufficio Tributi, direttamente o tramite mail, e sospendere il pagamento in attesa dei calcoli corretti. Il lodevole intervento dell’Assessore però non ha tenuto conto che l’Ufficio non risponde alle mail e che nessuno ha pensato alle persone anziane, particolarmente quelle sole, che non sanno e non possono sapere di problemi informatici, che non possono recarsi all’ufficio Tributi e tantomeno fare ore di fila e soprattutto inviare mail, e quindi pagano le tasse, come sempre, in buona fede e tempestivamente non ricevendo però lo stesso trattamento dal Palazzo! Peccato perché come fiore all’occhiello dei risultati istituzionali da conseguire c’è quello dell’assistenza sociale. Un settore importante e vitale per quella comunità di persone che hanno come unica colpa quella di essere anziane, povere, sole e abbandonate. Persone che vivono nella più assoluta indifferenza della comunità sociale. Ma loro sono l’esempio vivente delle persone che camminano in una vera «selva oscura», caratterizzata solo da povertà, solitudine ed emarginazione. Loro, però, a dispetto di tutti noi, vivono la scena terrena a testa alta e con quei valori di educazione e umiltà che persone colte, agiate e più fortunate di loro non potranno mai avere. Sento personalmente il dovere di escludere da questo atteggiamento istituzionale l’Assessore Maria Pia Zonca che più volte e in varie situazioni ha dimostrato impegno professionale e raggiunto lodevoli risultati, ma continua a combattere contro un concetto storicamente definito «incomunicabilità». Un vero autentico virus sociale che, scoperto nel secolo scorso in tempo di piena industrializzazione urbana più o meno selvaggia, fece versare fiumi di inchiostro alle penne degli intellettuali dell’epoca. Contro quel male endemico si schierarono, per denunciarne i subdoli misfatti, fior di menti pensanti. Tant’è che la maggior parte degli attuali inquilini del Palazzo continuano imperterriti a molestare la serenità dei cittadini, risvegliandosi dal loro perdurante letargo sui problemi veri e reali dell’isola, sprecando tempo e soprattutto denaro pubblico, in battaglie fragili quanto assurde e inconsistenti con l’unico e tangibile risultato di suscitare sconcerto e indignazione ma, allo stesso tempo, ilarità anche nel più distratto dei cittadini. Errare è umano, perseverare è diabolico. Quando poi è l’istituzione, che dovrebbe garantire il diritto, la prima a calpestarlo, ogni reazione muove da una lesione subita. «Liberissimo.net», l’abbiamo detto e lo ripetiamo, sta dalla parte dell’equità e della ragione. Né l’una né l’altra hanno guidato il Comune e la maggior parte dei suoi inquilini, ormai ibernati in poltrone inscalfibili dal tempo e dalle inesauribili sconfitte. E’ inconfutabile che la nostra isola, mai avrebbe toccato la vetta dell’inferno senza il supporto, non richiesto, delle diaboliche alchimie inventate da quegli……stregoni che sarà saggio, per tutti, non più nominare ed……eleggere!
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