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Galleria Interpellanza Zanchetta, Cocco P., Cocco D.S., Desini, Usula, Anedda

pierfranco zanchettaInterpellanza zanchetta, cocco p., cocco d.s., desini, usula, anedda, sulla necessità di avviare iniziative volte a conseguire l’immediato commissariamento dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ed a sostenere il processo di valorizzazione e sviluppo dell’area protetta e del suo immenso patrimonio paesaggistico, ambientale e storico culturale, con un ruolo guida della Regione.

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I sottoscritti Consiglieri regionali,

PREMESSO CHE:

– l’ultimo Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di La Maddalena regolarmente convocato per l’11.04.2016, ha rappresentato l’ennesima manifestazione di gestione personalistica, lontana dalle più elementari regole della Pubblica Amministrazione, fornendo una rappresentazione indecorosa sotto il profilo istituzionale e del contegno amministrativo;

– non è più rimandabile l’assunzione di un provvedimento come il commissariamento dell’Ente alla luce di quanto sta accadendo all’interno del direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena;

– i conflitti tra Presidente, Direttore e membri del Consiglio Direttivo, scaduti a livello di beghe di condominio, non permettono una corretta e attenta gestione dell’Ente, ormai inviso alla popolazione e nel totale caos amministrativo e gestionale, come dimostrano le altalenanti delibere riguardanti le norme di salvaguardia e i vincoli di tutela che si adottano, spesso supportati da relazioni scientifiche discutibili;

RILEVATO CHE:

– lo stesso ragionamento va fatto per il “Piano del Parco”, strumento fondamentale di pianificazione, gestione e sviluppo, a tutt’oggi ancora non adottato e oggetto di continue controversie interne che pregiudicano anche lo sviluppo socio – economico dell’Arcipelago con pesanti riflessi sulla collettività;

– non è più accettabile che il Ministero dell’Ambiente, organo di indirizzo e controllo, anche delle sue rappresentanze periferiche, possa permettere il mantenimento di un apparato dirigenziale che non rappresenta le istituzioni, ma un gruppo autoreferenziale, capace solo di consumare piccole vendette e ingenerare il caos amministrativo e gestionale, pur avendo la responsabilità di governare un territorio di pregio e una comunità che merita rispetto;

SOTTOLINEATO CHE:

– il Parco Nazionale dell´Arcipelago di La Maddalena, istituito con la legge n. 10 del 4 gennaio 1994, è il primo parco nazionale della Sardegna, l’unico in Italia costituito dall’intero territorio di un solo comune;

– si estende su una superficie di circa 18.000 ettari che comprende tutta l’area marina e terrestre dell’Arcipelago, con 7 isole principali e una miriade di isole e isolotti, tutti appartenenti al territorio del Comune di La Maddalena;

– l’Arcipelago, per la presenza di un habitat ricco di una straordinaria biodiversità è stato inserito nella rete europea delle aree naturali di eccellenza europea e costituisce sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale;

– l’area è inserita nel vasto progetto del Parco Internazionale delle Bocche di Bonifacio, area marina e terrestre di rilevanza europea;

ZANCHETTA PIERFRANCO OKCONSIDERATO CHE il Parco avrebbe dovuto rappresentare uno strumento per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio;

RITENUTO CHE l’ambizioso progetto di valorizzazione ambientale, sociale ed economica è fortemente in ritardo e rischia di essere inficiato definitivamente;

EVIDENZIATO CHE:

– la gestione dell’Ente Parco, la cui guida negli ultimi 10 anni è rimasta immutata nelle mani della stessa persona, (con la sua nomina prima a Commissario Straordinario nel 2006, a Presidente il 31 maggio 2007 per effetto del D.M. DEC/DPN/976 e riconferma con DEC/GAB/175 il 22 ottobre 2012 con scadenza nel 2017), ha determinato un progressivo allontanamento dai principi ispiratori della Legge quadro n. 394 del 1991 e s.m.i. sulle aree protette, nonché la totale incapacità nel raggiungimento delle finalità su cui si incardina la stessa legge;

– la decennale governance dell’Ente ha determinato l’allontanamento delle istituzioni locali, disattendendo via via più sfrontatamente la necessaria pluralità e compartecipazione prevista dalla Legge 394, per cui: “nella tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa ai sensi dell’articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell’articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142”;

– non sono altresì mancati problemi strettamente inerenti le capacità di gestione finanziaria dell’organo di indirizzo, che si sono dimostrate insufficienti ed inadeguate, tanto da determinare la restituzione di centinaia di migliaia di euro di finanziamenti ministeriali e comunali, già assegnati per la realizzazione di progetti finalizzati alla valorizzazione dello sviluppo ecosostenibile del Parco;

– alcune vicende relative alla gestione degli ultimi anni sono inoltre oggetto di accertamenti avviati dall’autorità giudiziaria, con sequestro di atti e documenti relativi ad interventi effettuati dall’Ente Parco;

RIMARCATO CHE:

– non é più rinviabile la necessità di restituire dignità istituzionale all’Ente Parco, trasformatosi nell’ultimo periodo in un verminaio, come ampiamente riportato dalle cronache e come testimoniato da una gestione allo sbando e ormai senza controllo;

– altrettanto urgente é il riconoscimento di un ruolo attivo al Comune che non può sopportare solo vincoli e limitazioni calati dall’alto, talvolta con incompetenza e senza conforto scientifico, (come nel caso delle relazioni tecniche che innalzavano i vincoli di tutela nell’isola di Budelli) in modo da restituire la legittima sovranità sul suo territorio alla comunità maddalenina, che ne è stata storica custode e ne ha consentito la preservazione fino ai nostri giorni;

CHIEDONO

di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore dell’Ambiente per sapere se non ritengano necessario ed urgente:

1. porre in essere presso il Ministero dell’Ambiente tutte le iniziative volte a conseguire l’immediato commissariamento dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena con un ruolo guida della Regione;

2. avviare un tavolo di concertazione Regione – Ministero – Comune di La Maddalena per addivenire alla nomina di un Presidente dell’Ente Parco che sia espressione della Comunità del Parco.

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